Un’occasione sprecata? Se guardiamo alla classifica si potrebbe dire di sì, ma pensando a quel che i “girini” saranno chiamati ad affrontare domani, ci può anche stare. Nell’ottava tappa, da Foggia a Guardia Sanframondi con un finale decisamente mosso e un arrivo in ascesa, i big si sono solo punzecchiati, lasciando arrivare la fuga di giornata. Fuga di 9 che alla fine ha premiato per distacco il 25enne francese della Cofidis Victor Lafay, al suo primo successo in carriera esattamente come avevano fatto in settimana anche Dombrowski e Mader.

Semmai, l’amaro in bocca è per l’occasione persa dagli italiani che avevano tutte le possibilità per centrare la vittoria parziale, soprattutto Giovanni Barboni (Bardiani CSF faizané) che in teoria poteva essere l’uomo giusto per le sue qualità di scalatore, ma si è gestito davvero male, prima andando a seguire il belga Victor Campenaerts (Qhubeka Assos) che si sapeva non avrebbe avuto chance sull’ascesa finale, poi partendo troppo presto, a 3 km dalla conclusione, esaurendo ben presto le energie. Il migliore alla fine è stato Francesco Gavazzi (Eolo Kometa) che pur su un terreno che non è il suo ha chiuso secondo a 36”.

Dietro, marcamento a vista fra la maglia rosa Valter (Groupama FDJ) che ha così agevolmente difeso il simbolo de prima, Evenepoel (Deceuninck Qucik Step) e Bernal (Ineos Grenadiers), che sembrava però scalpitare in attesa della frazione di domani, mentre chi comincia a mostrare qualche segno di ripresa è Simon Yates (Team Bikeexchange). La notizia è il ritiro di Caleb Ewan (AUS-Lotto Soudal), ufficialmente per un problema al ginocchio causato da una caduta in albergo. Peccato che in carovana si diceva da tempo che dopo un paio di successi avrebbe mollato per pensare al Tour e alle sfide con Bennett…

LA TAPPA DI DOMANI

Ecco il vero tappone appenninico, 158 km da Castel di Sangro a Campo Felice, questa volta i big non potranno nascondersi e la classifica ne uscirà nuovamente ridisegnata. Le salite classificate sono quattro, ma praticamente non c’è un attimo di sosta per tutto lo sviluppo della frazione: fino a Celano ci sono salite lunghe e discese impegnative, i 15 km del passo Godi e i 12,7 della Forca Caruso pur avendo pendenze limitate immetteranno tossine nei muscoli dei corridori. Lo stesso dicasi per i 12,4 km del Gpm di Ovindoli, ma tutto si giocherà sulla salita finale verso il traguardo di Campo Felice, 6 km con gli ultimi 1.600 metri su sterrato e pendenze che toccano il 14%. Siamo in Abruzzo, Giulio Ciccone se ci sei batti un colpo…

CLASSIFICA GENERALE

1 Attila Valter (HUN-Groupama FDJ)

2 Remco Evenepoel (BEL-Deceuninck Quick Step) a 11”

3 Egan Bernal (COL-Ineos Grenadiers) a 16”

LE MAGLIE

Maglia rosa (classifica generale): Attila Valter (HUN-Grouama FDJ)

Maglia ciclamino (classifica a punti): Tim Merlier (BEL-Alpecin Fenix)

Maglia azzurra (classifica Gpm): Gino Mader (SUI-Bahrain Victorious)

Maglia bianca (classifica dei giovani): Attila Valter (HUN-Groupama FDJ)

credito foto: The Telegraph

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