C’era una volta la “Gran Fondo Diablo”. Anzi, questa volta si potrebbe anche dire “c’era una volta la Gran Fondo delle Cascate del Toce”, oppure “c’era una volta la Gran Fondo Adriano De Zan”. Sì, perché dal 1996, anno di esordio nel calendario nazionale, la stessa Gran Fondo ha cambiato nome per ben tre volte, pur mantenendo sostanzialmente invariati sia i percorsi che la struttura organizzativa. Per quanto riguarda i tracciati di gara, la “Gran Fondo Diablo–Toce–De Zan” proponeva qualche spunto di originalità rispetto agli standard. Innanzitutto, la partenza e l’arrivo non coincidevano nella medesima località. Si partiva, infatti, dai 1290 metri di altitudine di Ponte di Formazza, nella provincia piemontese del Verbano-Cusio-Ossola, e si arrivava ai 1700 metri delle Cascate del Toce. La distanza tra le due località poteva essere coperta in circa 100 chilometri da chi sceglieva il percorso più breve, oppure in 160 da chi, invece, decideva di cimentarsi sul tracciato più lungo. Entrambi i percorsi, comunque, a 6 chilometri dall’arrivo, transitavano nuovamente dall’abitato di partenza, prima di affrontare la ripida salita finale fino al traguardo delle Cascate del Toce. Da lì, dopo il passaggio sotto lo striscione d’arrivo, si ridiscendeva a Ponte di Formazza per il consueto pasta-party e le premiazioni di rito. In effetti, questo piccolo trasferimento finale, a corsa ormai conclusa, poteva creare qualche piccolo disagio organizzativo, che però era ampiamente compensato dalla maestosità del panorama che si godeva salendo verso l’arrivo alle Cascate. Il periodo tra la fine degli anni ’90 e i primi anni del nuovo millennio fu quello di maggiore popolarità della manifestazione, che riuscì anche ad inserirsi all’interno di circuiti di buon richiamo. Poi subentrò un graduale ridimensionamento fino alla decisione di non organizzarla più.

Credito foto homepage: Hans Peter Schifferle