Pogacar, inizio con numeri da Cannibale

Quando nella tua prima settimana di corse ne vinci ben 5, compresa una classifica a tappe, qualche considerazione bisogna farla, soprattutto se il tuo nome è Tadej Pogacar. La vigilia del suo esordio era stata condita da molti dubbi, legati soprattutto alla gastroenterite che aveva spinto lo sloveno a cambiare programmi: niente Uae Tour, la gara di casa del suo team per dirigersi verso la Spagna e la Vuelta a Andalucia, con prologo alla Jaen Paraiso Interior, classica con alcuni tratti in sterrato (una sorta di Strade Bianche lusitana).

Pogacar ha fatto filotto, dominando la corsa singola e poi portando a casa tre tappe in Andalucia, dimostrando nei fatti quel che aveva dichiarato alla vigilia: “Per me il ciclismo è un gioco e quando gioco, voglio vincere sempre”. Una percentuale di successi, la sua, che stupisce ma e guardiamo al suo passato non dovrebbe neanche essere così: Tadej nel 2021 su 60 gare ha fatto 13 vittorie e 35 Top 10, nel 2022 su 54 gare 16 vittorie e 32 Top 10. Percentuali del genere non si vedevano dai tempi di Merckx.

Il paragone con il Cannibale è una costante nella carriera dello sloveno. In passato ci sono stati corridori che all’età di Tadej avevano vinto anche di più, ma se guardiamo in termini percentuali (oggi si corre di meno, anche se il calendario è molto più fitto) il discorso cambia. E non mettiamo in discussione neanche il livello della concorrenza che i due campionissimi si sono trovati davanti (i corridori che Merckx ha affrontato hanno avuto una carriera che, senza di lui, sarebbe stata ben diversa, a cominciare da Gimondi…).

Per il resto la settimana ha proseguito nel mostrare un ciclismo italiano molto più pimpante della scorsa stagione. Diego Ulissi si è iscritto all’albo dei vincitori 2023 con il successo nella quarta tappa del Tour of Oman, che alla fine ha premiato il promettente americano della Movistar Matteo Jorgenson con l’azzurro della Uae Team Emirates quinto a 48”. Buoni segnali anche da Filippo Ganna, che dopo aver portato il quartetto dell’inseguimento al titolo europeo ha chiuso secondo la Volta ao Algarve a due soli secondi dal colombiano Martinez. Paradossalmente il primatista dell’ora in questo periodo mostra una condizione più brillante in salita e nelle corse in linea che a cronometro, dove è stato battuto da Kung e Cavagna, apparsi più centrati nel gesto tecnico.

La settimana che viene sarà incentrata sull’Uae Tour, dominato nelle ultime stagioni da Pogacar. Il campione del mondo Evenepoel è il più chiaro candidato a raccogliere la sua eredità mentre il team di casa farà affidamento principalmente su Yates e Soler, ma attenzione a Jay Vine, pronto a stupire ancora una volta.

Credito foto homepage: Vuelta a Andalucia