Una settimana da grandi campioni, da Vingegaard a Evenepoel

Pogacar chiama, gli avversari rispondono. Dopo la fenomenale settimana dello sloveno in Spagna, ci si attendeva la risposta degli altri grandi del ciclismo contemporaneo e questa è arrivata, in attesa che anche Van Der Poel e Van Aert, dopo le battaglie della stagione del ciclocross, entrino in partita, direttamente sabato prossimo alla Strade Bianche. La reazione più forte e per certi versi sorprendente, almeno nelle modalità con cui è arrivata, è stata del vincitore dell’ultimo Tour de France, il danese Jonas Vingegaard che faceva il suo esordio stagionale a O Gran Camino, prova a tappe spagnola.

Ci si attendeva una prima presa di contatto “normale” da parte del danese, ma nel ciclismo contemporaneo di normale non c’è nulla. Vingegaard ha letteralmente dominato la corsa, vincendo tutte le tappe (3, dopo la neutralizzazione della prima) e concludendo con 2’31” sullo spagnolo Herrada (Cofidis) e 2’48” sul portoghese Guerreiro (Movistar) reduce dal successo nel Saudi Tour. Una dimostrazione di forza impressionante per il leader della Jumbo Visma, che certifica la sua trasformazione e il suo ingresso nel ristretto novero degli “eletti”.

Non è stato da meno il campione del mondo Evenepoel (Soudal QuickStep). Lontano parente di quello ancora in ritardo di condizione alla Vuelta a San Juan, il belga ha saputo interpretare al meglio lo Uae Tour, iscrivendo il suo nome nell’albo d’oro dopo due anni di dominio di Pogacar. L’iridato non ha avuto bisogno di vincere alcuna tappa, ha fatto tesoro del vantaggio accumulato nella cronosquadre dell’inizio e poi ha saputo amministrare la situazione nelle tappe più difficili, la terza vinta con un colpo di mano dal colombiano della Movistar Einer Augusto Rubio e l’ultima dove si è inchinato solo al britannico dell’Uae Team Emirates Adam Yates. In classifica Evenepoel ha preceduto la novità australiana della Ineos Grenadiers, Luke Plapp di 59” e di un minuto lo stesso Yates.

Nel fine settimana è iniziato anche il periodo delle classiche del Nord e subito sono emersi gli specialisti di questo particolare tipo di competizioni. Sabato colpo di mano dell’olandese Dylan Van Baarle e domenica completamento del fantastico fine settimana della Jumbo Visma con la doppietta alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne firmata dai belgi Tiesj Benoot e Nathan Van Hooydonck. E a proposito di big in vista, non si può non citare il redivivo Julian Alaphilippe (Soudal QuickStep) primo alla Faun-Ardéche Classic al termine di uno splendido duello con l’altro francese David Gaudu (Groupama Fdj), terzo a 31” il danese Mattias Skjelmose, giovane della Trek Segafredo di cui sentiremo sempre più parlare.

In tutto questo bailamme di gare, gli italiani hanno faticato a emergere, invertendo un po’ la rotta dopo l’incoraggiante inizio stagione. Si ha come la sensazione che, quando le cose si fanno dure, noi spariamo un po’ dai radar. Eppure qualche sprazzo interessante c’è stato, come il terzo posto di Andrea Bagioli (Soudal QuickStep) alla Faun Drome Classic a conferma del suo buon adattamento alle corse franco-belghe oppure la costante presenza ai massimi livelli di Lorenzo Rota (Intermarché Wanty Gobert). Buone sensazioni in salita all’Uae Toa O Gran Camino per Lorenzo Fortunato (Eolo Kometa) che però continua a mostrare un livello a cronometro troppo basso per poter realmente eccellere nelle corse a tappe.

Credito foto homepage: Jumbo Visma/Cor Vos