Inizio stagione nel segno degli italiani

A chi è da tempo nel mondo del ciclismo pare incredibile guardare l’elenco dei risultati e notare come pur essendo solo a fine gennaio la lista sia già lunghissima. Il periodo normalmente deputato ai ritiri pre stagionali è ormai teatro di tantissime gare, soprattutto fuori dall’Europa e il primo dato che emerge è il deciso cambio di rotta del movimento italiano, uscito da un vero “annus horribilis” con il proposito di dimostrare a tutti che anche senza un team WorldTour di riferimento, ci sono abbastanza talenti per emergere.

Il primo che si era fatto vedere era stato Alberto Bettiol, vincitore nel prologo del Santos Tour Down Under, prova di apertura del WorldTour vinto alla fine dall’australiano Jay Vine anche grazie all’ottimo lavoro di luogotenente di Alessandro Covi, già pronto però a prendersi i suoi spazi all’interno dell’Uae Team.

In Argentina, alla ritrovata Vuelta a San Juan, prestazioni eccezionali in salita per Filippo Ganna, alla fine preceduto dal solo Miguel Angel Lopez, ancora con il dente avvelenato per essere stato licenziato senza tanti complimenti dall’Astana, dopo il suo coinvolgimento con medici in odore di doping, e accasatosi al Team Medellin. Nella corsa argentina il colombiano ha scaricato tutta la sua rabbia, dominando appena la strada si è rizzata sotto le ruote, ma Ganna ha dimostrato di essere performante, il che risulta incoraggiante per quella che deve essere la stagione del suo rilancio su strada.

Il primatista dell’ora nel frattempo sarà impegnato questa settimana negli Europei su pista, per rilanciare il quartetto olimpionico e da questo punto di vista i segnali sono più che incoraggianti, considerando le vittorie ottenute da Jonathan Milan e da Simone Consonni al Saudi Tour, chiuso rispettivamente al quinto e settimo posto nella classifica vinta dal portoghese Ruben Guerreiro davanti a un altro redivivo italiano, Davide Formolo.

Vincitori di giornata anche Giulio Ciccone e Simone Velasco alla Comunitat Valenciana, in Spagna, con il primo beffato proprio nell’ultima tappa dall’altro portoghese Rui Costa che gli ha strappato di dosso in extremis la maglia di leader della classifica generale. La speranza è che tanti segnali non siano solo effetto dell’inizio stagione, ma i nostri siano capaci di essere protagonisti anche quando arriveranno le prove capaci di fare davvero la differenza in una stagione.

Intanto si attende l’arrivo dei big: finora l’unico apparso sulla scena è stato il campione del mondo belga Evenepoel, apparso ancora in ritardo di condizione al Santos Tour Down Under. Pogacar dovrebbe esordire all’Uae Tour, ma per ora è alle prese con una fastidiosa gastroenterite che ha un po’ rallentato la sua preparazione, mentre Van Der Poel e Van Aert hanno chiuso la loro parentesi nel ciclocross al mondiale di Hoogerheide con una splendida sfida, vinta dall’olandese in volata con il belga secondo e accigliato. La rivincita sarà su strada e sicuramente se ne vedranno delle belle…

Credito foto homepage: Saudi Tour/Pauline Bellet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *