Le ragioni della crisi

Le difficoltà del settore gran fondo su strada persistono. Analizzando quel che è successo a settembre, dove si sono registrati appena 14 eventi (tra cui uno completamente fuori dall’ordinario come i Mondiali di Trento), si può spiegare con un’attività di fine estate che va progressivamente diradandosi. Inoltre il maltempo ci ha messo del suo, insieme alla scadenza elettorale che ha portato gli organizzatori della GF Site da Pria e della Michele Scarponi a spostarsi al 9 ottobre.

Tutto ciò però non basta: i numeri di partecipazione post Covid sono in decrescita e una risposta va probabilmente ricercata in un progressivo cambiamento dell’intera concezione dell’attività e a un rilancio mediatico della stessa. Non è un caso se Fci e Acsi siano sempre più affiancate nella gestione del movimento con l’intenzione di porre un freno alla crescita indiscriminata di piccoli eventi che si aveva prima del covid e di spingere in maniera sempre più vistosa verso un ritorno alle origini, verso gran fondo con un taglio maggiormente cicloturistico. Ma per allargare la partecipazione anche a chi non ha tempo né possibilità di allenarsi ogni giorno e di spendere cifre iperboliche per pedalare in lungo e largo per l’Italia, servono incentivi per le società, sconti sul tesseramento e sulle visite di idoneità agonistiche o addirittura l’autocertificazione di buona salute.

D’altro canto va anche considerato che viviamo tempi economicamente sempre più difficili e commisurarsi nell’allestimento di un evento di massa che presenta mille incognite prima della sua andata in scena, sta diventando davvero un’impresa per megalomani, e senza eventi o solo con pochi selezionati in regime di monopolio non può esserci sviluppo. Infatti non va mai dimenticato che quello granfondistico è un patrimonio cresciuto in 30 anni senza limitazioni burocratiche. Difenderlo è un dovere di tutti, migliorarlo ottimizzandolo di pochi, ma non in modo soggettivo o ancora peggio di parte.

LE GARE DI SETTEMBRE

Credito foto homepage: Filippo Tommasini