Lefevere lancia la sua sfida fra le donne

Come il mercato maschile, anche quello riservato alle ragazze ha ormai sparato le sue principali cartucce e non potrebbe essere altrimenti, visto che a dicembre si stanno svolgendo i primi raduni, attenti a provare il materiale per la prossima stagione e gettare le basi per la preparazione invernale. Qualcosa però si è mosso anche nelle ultime settimane, dove anzi c’è stata una notizia bomba.

Il ciclomercato di questa stagione passerà alla storia soprattutto per la campagna acquisti dei team del WorldTour maschile, che hanno provato ad accaparrarsi corrispettive formazioni rosa: la Uae Team Emirates ha così acquistato l’Alé BTC Ljubljana ponendosi sullo stesso piano di Lotto Soudal, Jumbo Visma, Movistar. Molti pensavano che la Deceuninck Quick Step avrebbe fatto la stessa cosa, ma Patrick Lefevere ha scelto una strada diversa.

Il manager belga è infatti entrato dalla porta principale, come massimo dirigente, nella NXTG Racing, formazione olandese che ha la particolarità di essere l’unica squadra internazionale composta esclusivamente da Under 23. Una squadra che per la sua maggioranza è formata da belghe e olandesi, ma che fra nuovi acquisti australiani, neozelandesi, svedesi, inglesi avrà nelle sue fila anche un’italiana, Gaia Masetti, ventenne che aveva già fatto vedere belle cose da esordiente e che si trasferisce in Olanda per fare del ciclismo la sua attività principale.

L’obiettivo di Lefevere è portare la squadra ai massimi livelli partendo dal basso, da un gruppo di ragazze da far crescere progressivamente verso gli obiettivi del team, che sono l’ingresso nel WorldTour già entro un paio d’anni e soprattutto la conquista del Tour de France, che tornerà in calendario nel 2022 ma che è già considerato l’evento centrale di tutta la stagione.

Tornando alla Masetti, lei è una delle tante ragazze che hanno scelto l’estero per fare del ciclismo una professione e il perché è presto detto: fuori dai nostri confini c’è un calendario ricco, definito, adeguato per permettere ai vari team di fare attività anche al di fuori del WorldTour, cosa riservata a poche elette. In Italia si fa ancora fatica, anche se il Giro d’Italia ha ritrovato il suo posto nel massimo circuito internazionale e se ci sono altre due prove internazionali, ma servirebbe molto altro, anche perché a ben guardare il panorama delle formazioni italiane vive momenti di chiara crisi economica. Se per le migliori, trovare spazio all’estero può essere la giusta scelta per le loro ambizioni, a livello generale con questi chiari di luna il ciclismo femminile italiano si avvicina verso periodi molto difficili.

Credito foto homepage: Cyclingnews