Un mese di maggio del quale si conosceva qualche problematica e incertezza a organizzare, specie se valutata prima di Pasqua. Così ai forse troppo timorosi Marcialonga e Gimondi si sono opposti tre organizzazioni con gli “attributi”: Squali, Valdagno e Laigueglia. 

Tre posizioni di partenza molto differenti. Riconosciamole:
– Squali con oltre 2000 classificati, facente parte di 4 circuiti (Alé, Zerowind, Nalini, Marche o Romagna non ricordo)
– Laigueglia 700ca classificati, facente parte di 4 circuiti (Alpi, Liguria Prestige, Zerowind, Nalini)
– WHYSport con quasi 600 classificati facente parte del “solo” circuito Alé

Dai dati numerici si evince che in Romagna ha partecipato una buona quota degli appassionati, (al di là del livello agonistico), in Liguria e in Veneto sopratutto i performanti. In effetti sono in molti nel nord Italia che quest’anno al momento hanno rinunciato a girare per gran fondo in quanto non si riconoscono in un evento che è sempre stata una festa per tutti e un premio per pochi, mentre oggi senza vigilia (expo chiusi ecc ecc) e un dopo gara (pasta party) proibito per protocollo non attrae. Come dargli torto ma… 

…con l’Italia via via vaccinata, a giugno Merckx, Reggio Emilia, Feltre, Coppi e Aprica cominceranno a dare segnali di ripartenza. Ancora più significativo col mese di luglio (MdD, Gaul, PInarello), quando probabilmente qualcosa si modificherà anche in termini di limitazioni. E sopratutto da settembre con tanti eventi top spostati (Nove Colli, Colnago, Bra, Cervia su tutti), oppure già in calendario da anni, dove potrebbe essere il vero momento del ritorno dei nostalgici a quel passato dove “si stava bene quando non lo sapevamo”. 

Di contro occorre sottolineare che, se in generale l’intero settore ha voglia di rivitalizzarsi, ahimè molti CO “bolliti” nel 2022 chiuderanno specie nel caso di 2 anni di fermo più o meno volontario. In alcuni casi non ce ne accorgeremo nemmeno, in altri perderemo qualche evento apprezzato, magari dopo che gli saranno stati chiusi i contributi o le disponibilità logistiche dalle amministrazioni locali. In questo caso sarebbe un’ingiustizia visto che il Covid non l’ha portato una gran fondo.