Abbiamo in casa un vero crack…

Ultimo weekend di aprile per la Mtb dedicato interamente alla terza tappa dell’Italia Bike Cup a Stevenà di Caneva (PN), il Ca’Neva Trophy che ha portato in Italia molti grandi nomi della mountain bike internazionale. Fino a pochissimi anni fa, un parterre come quello della gara friulana sarebbe stato un evento eccezionale per il nostro movimento, invece in questo 2021 così particolare, molti grandi team hanno deciso di gareggiare in Italia per preparare al meglio la Coppa del Mondo e i grandi eventi internazionali dell’estate, così ogni gara sembra diventata una sorta di prova di Coppa. Stevenà non è sfuggita alla regola, con presenze come Specialized, Cannondale, Team Norco e altri corridori esteri di primo piano al via.

Una gara all’insegna della gioventù quella maschile, dove sin dall’inizio lo svizzero del team Absolute Absalon, Filippo Colombo ha cercato di rendere la gara dura, affiancato dal 23enne americano Christopher Blevins (Trinity), che poi ha dovuto lasciarlo andare. Colombo ha fatto la differenza soprattutto da metà gara in avanti, contenendo nel finale il ritorno del campione del mondo, il francese della Specialized Jordan Sarrou attardato al via da una foratura. 10” il suo distacco, a seguire la coppia della Cannondale con il sudafricano Alan Hatherly a 42” e il danese Andreassen a 1’06”, poi il primo azzurro Gerhard Kerschbaumer (Specialized) a 1’10” dopo una rimonta furiosa seguita alla sua solita partenza al rallentatore. Unico altro italiano nella Top 10 Gioele Bertolini (Team Bramati Trinx) decimo a 4’05”.

Non da meno la gara femminile, dove inizialmente la sfida è stata tra la campionessa di Francia Lena Gerault e l’azzurra Chiara Teocchi (Trinity), risolta a favore della transalpina nel quarto giro, quando ha staccato la rivale che nel finale è stata superata anche dall’ex campionessa mondiale junior, l’austriaca Laura Stigger (Specialized), che arrivava a insidiare anche la vittoria della francese del team Vcz Anjos Asterion, prima con soli 10” di margine. Terza la Teocchi a 32”, distacco sotto il minuto (57”) anche per la belga Githa Michiels mentre Eva Lechner (Team Bramati Trinx) chiudeva quinta a 2’04”. Nelle prime 10 anche le due ragazze della KTM Protek Elettrosystem, Giada Specia sesta a 2’10” e la rientrante Marika Tovo ottava a 2’29”.

Ormai non è più un caso e non si può nascondere il fatto che c’è grande attesa per le gare titolate dell’anno intorno al nome di Sara Cortinovis, che ancora una volta ha messo in riga tutte nella prova riservata alle junior. La ragazza della Four Es ha dominato per l’ennesima volta, staccando di 1’48” Noemi Plankensteiner (Team Bramati Trinx) e di 3’32” l’ucraina Mariia Sukhopalova. Sarebbe a questo punto estremamente interessante vedere all’opera la Cortinovis anche in qualche prova estera dell’Uci Junior Series, per testarsi ulteriormente contro le campionesse estere già ripetutamente battute sul suolo nostrano. Discorso ben diverso fra i pari età dove il francese Paul Magnien ha messo in fila i rappresentanti della nazionale belga con Theo Demarcin secondo a 20”, Tim Rex a 41” e Daan Depuydt a 58”, quinto il primo italiano, Jannick Parisi a 1’48”. La differenza qui è marcata.

Credito foto: Alessandro Billiani/organizzatori