Italiani all’estero, poche soddisfazioni

Con il calendario italiano completamente privato di eventi dalla situazione, molti team nostrani sono stati costretti a cercare spazio all’estero, in quei circuiti rimasti attivi nonostante la pandemia. In Germania ad esempio ha preso il via la Bundesliga, a Krumbach per affrontare un XC su un percorso fangoso e con temperature rigidissime. Proprio le condizioni atmosferiche avevano consigliato a molto di rinunciare alla trasferta, non così Gerhard Kerschbaumer (Specialized) che insieme al suo compagno di colori, l’iridato francese Jordan Sarrou ha trovato però pane per i suoi denti. I protagonisti assoluti sono stati i danesi, Simon Andreassen che si era aggiudicato al sabato la Short Track e che domenica ha battagliato a lungo con il connazionale Sebastian Carstensen Fini e lo svizzero Thomas Litscher, per poi cedere per una foratura. Successo quindi a Fini (PostNL Bafang) con 37” su Litscher (KMC-Orbea) e terzo il tedesco Max Brandl (Lexware) a 1’01”. Kerschi ha chiuso quinto a 2’38”, partendo come suo costume abbastanza piano per poi risalire e superare lo stesso Sarrou nel finale. Fra le donne doppietta della Ghost con la danese Caroline Bohe prima sulla svizzera Nicole Koller per 33”, terza l’olandese Anne Tauber (PostNL Bafang) a 57”.

In Austria uno degli appuntamenti locali più classici per l’XC, il KTM Kamptal Trophy di Langenlois. Anche qui molti italiani hanno rinunciato all’ultimo, ma la presenza è stata comunque più corposa. La gara maschile ha riportato in auge dopo molto tempo il ceko Ondrej Cink (Kross Orlen) che ha dominato la gara staccando alla fine il polacco Krzysztof Lukasik (JBG-2 CryoSpace) di 57” e l’altro polacco Bartlomiej Wawak (Kross Orlen) di 1’11”. In campo femminile continua il momento magico per l’austriaca Mona Mitterwallner (Trek Vaude), campionessa mondiale junior al suo primo anno fra le U23, che ha inflitto ben 2’24” a un’atleta esperta come l’ucraina Yana Belomoyna (PostNL Bafang) mentre l’atra austriaca Laura Stigger (Specialized) ha chiuso solo quarta e preceduta anche dalla ceka Jitka Cabelicka (GAPP System Kolofix). Qui la nota migliore in chiave italiana è arrivata dalla junior Jana Pallweber (Sunshine Racers) che ha chiuso quinta a 4’24” dalla vincitrice, la ceka dell’Adastra Aneta Novotna.

Il 14 marzo intanto aveva preso il via l’Open de Espana con il GP Ciudad de Valladolid BTT, dove finalmente ha colto la sua prima vittoria in maglia Trek Pirelli l’ex campione del mondo U23 Vlad Dascalu, il rumeno che sentiva aria di casa vivendo nella vicina Entrenar, battendo di 13” lo spagnolo David Valero Serrano (BH Templo Cafés), mentre la gara femminile ha premiato l’iridata U23, la francese Loana Leconte.

Credito foto homepage: organizzatori