Longo Borghini e una vittoria tanto attesa

Quello compiuto da Elisa Longo Borghini, al Trofeo Alfredo Binda di Cittiglio, seconda prova del World Tour, è un autentico capolavoro, che finalmente stabilisce una volta per tutte il valore della campionessa italiana, troppo spesso criticata per la sua generosità in gara che le ha portato tanti piazzamenti olimpici, europei e mondiali ma poche vittorie. Questa volta il suo dominio è stato incontestabile e la gara si è trasformata in una passerella trionfale.

L’azzurra ha avuto il coraggio di attaccare lontano dal traguardo, seguendo una moda che ormai, sulle orme delle imprese di Mathieu Van Der Poel, sta prendendo piede. A una trentina di km dalla conclusione, sul penultimo passaggio sull’erta di Orino dopo il treno infernale proposto dalla sua squadra, l’azzurra ha seguito l’affondo della polacca Kasia Niewiadoma (Canyon Sram), un po’ il suo alter ego come alternativa allo strapotere olandese. Il segnale che per Elisa questa era una giornata speciale si capiva di lì a poco, quando la polacca mollava, mentre la maglia tricolore continuava nel suo forcing.

La Longo Borghini si ritrovava così da sola a combattere contro un quintetto, composto dalla stessa Niewiadoma, dall’olandese Marianne Vos (Jumbo Visma) già per ben 4 volte vincitrice sulle strade di Cittiglio, dall’olandese Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ Nouvelle Aquitaine Futuroscope) due volte terza in passato, dalla spagnola Mavi Garcia (Alé BTC Ljubljana) e dall’altra azzurra Soraya Paladin (Liv). Nessuno avrebbe pensato che la Longo Borghini sarebbe stata capace di tenere, soprattutto quando è passata al GPM con una decina di secondi di margine, invece il suo vantaggio è andato allargandosi a dismisura fino a superare il minuto, con le avversarie costrette a giocarsi la seconda piazza, andata come previsto alla Vos davanti alla Uttrup Ludwig, terza ancora una volta.

La vittoria della Longo Borghini, la seconda a Cittiglio dopo quella del 2013, è un segnale importante all’inizio di questa stagione che per lei dev’essere incentrata sull’appuntamento olimpico, perché dimostra che quanto di buono visto lo scorso anno non era stato casuale: dopo un paio di stagioni senza picchi, finalmente ha trovato una nuova dimensione, che può metterla sempre più in evidenza nelle prove su percorsi molto difficili. Una riprova si potrà avere nelle classiche del Nord, come soprattutto la Liegi-Bastogne-Liegi che sembra disegnata per le sue caratteristiche.

Credito foto homepage: organizzatori Trofeo Alfredo Binda di Cittiglio