Le due facce di Dylan Groenewegen

A inizio anno c’erano state le gare, la stagione infatti aveva preso il via e Dylan Groenewegen aveva già iniziato a fare quello che fa ogni anno: vincere in volata, tanto da essere considerato uno dei più forti velocisti del panorama mondiale attuale. Poi, come un vero e proprio tsunami che tutto ha spazzato via, la pandemia ha sospeso ogni attività. Dylan, impegnato alla Parigi-Nizza, è tornato nella sua Olanda, ha visto famiglia, amici, colleghi chiudersi in casa per il lockdown. Ha messo via la bici, ma solo per poco…

Leggendo che uno dei principali sponsor della sua squadra, (la catena di supermercati Jumbo), aveva messo un annuncio per invitare le famiglie a richiedere la consegna della spesa a domicilio, ha ripreso la sua bici ed è tornato a pedalare. Ogni giorno di buon mattino è sceso in strada e con la bici ha iniziato a girare per la città consegnando la spesa, caricando i borsoni opportunamente montati su una bici (certamente non quella per le gare…) e pedalando sotto ogni tempo per dare una mano. “Dovendo stare senza gare, ho pensato che era giusto dare una mano a chi ne ha bisogno facendo ciò che so fare meglio: pedalare. Ho consegnato cibo ai sanitari impegnati in prima linea nella lotta contro la malattia e agli anziani che più di tutti hanno rischiato, ho dato una mano dove c’era bisogno, ogni giornata è stata una gara dove la posta in palio era altissima”.

Un impegno che ha mostrato un Dylan Groenewegen in una nuova veste, facendo capire che c’è ben altro dietro la sua immagine di sprinter per certi versi un po’ fuori dalle righe, anche sbruffone in qualche caso. Proprio prima della pandemia, a un giornale specializzato olandese, aveva dichiarato: Ho cominciato come vincente e sarò sempre un vincente. Se non riuscirò più a vincere, non mi divertirò più. Non potrò mai essere un gregario, il mio onore è troppo grande. Non mi vedrai mai fare uno sprint per un compagno di squadra. Come gregario sei già soddisfatto in anticipo di non vincere ed io non conosco questo stato d’animo”. Questo è il Groenewegen corridore, al di là del quale vive un uomo che vuole ottenere quanto più è possibile dalle sue capacità, ma che ha anche altri valori. Nei tempi più brutti e aspri di questo maledetto anno, Groenewegen ha forse ottenuto quella che resterà una delle sue vittorie più belle…

Credito foto profilo facebook Groenewegen

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