Jumbo Visma rafforzata soprattutto sul controllo della corsa

A prima vista si sarebbe portati a pensare che la Jumbo Visma abbia scelto un profilo basso nel ciclomercato in vista della prossima stagione, ma non è così: gli acquisti sono stati tanti e mirati, stati fatti in virtù di un progetto, legato soprattutto alla caccia alla maglia gialla da parte di Primoz Roglic. Dopo lo sfortunato esito delle ultime due edizioni (la sconfitta all’ultima cronometro nel 2020 e la caduta nel 2021) a cui da contraltare ha fatto la tripla vittoria consecutiva alla Vuelta, la squadra è votata alla causa per invertire l’ordine dei fattori in casa Slovenia.

L’arrivo principale è quello di Rohan Dennis, l’australiano che, seppur avanti con l’età, ha dimostrato nel 2021 di essere ancora uno dei cronoman più forti del mondo. Anche se il Tour non presenta più la cronosquadre, Dennis può essere una pedina importante per Roglic, perché è uno dei più forti nello scandire il passo a livelli tali da impedire scatti degli avversari, come ha ben dimostrato al Giro 2020. In questo modo Roglic punta a mettere le briglie a Pogacar che spesso ha fatto la differenza proprio con le sue azioni ancora lontano dalla sommità delle montagne, scavando un solco fra sé e gli avversari.

La Jumbo-Visma, nella sua campagna acquisti sembra aver pensato più alla pianura che alla montagna, evidentemente fidandosi dei proprio tesserati. La squadra non guarda solo alle grandi corse a tappe (non va dimenticato che l’altro progetto del team riguarda il rilancio di Tom Dumoulin al Giro d’Italia) ma anche alle classiche: in extremis è arrivato il belga Tiesj Benoot, uno dei corridori più a suo agio nella Campagna del Nord, che potremmo vedere protagonista fra Fiandre e Roubaix ma che non ci stupiremmo di ritrovare fra i grandi protagonisti alla Strade Bianche, dove ha già dimostrato un grande spirito di adattamento.

Interessante poi l’arrivo dalla Cofidis di Christophe Laporte, che a 30 anni sembra aver trovato una seconda giovinezza risultando vincente non solo nelle gare d’un giorno, ma anche nelle brevi corse a tappe, senza dimenticare l’olandese Olav Kooij, il bronzo del Mondiale U23 vinto dal nostro Baroncini.

Accennavamo prima alla forza d’urto della squadra nelle frazioni più dure e non potrebbe essere altrimenti quando puoi unire l’esperienza di corridori come Kruijswijk e Gesink (anche se per entrambi il momento più alto sembra essere passato), a giovani come Vingegaard e Foss, per i quali è già scritto un futuro da eredi del grande sloveno.

Non abbiamo citato, volutamente, Wout Van Aert: le ambizioni del belga sono altissime, talmente alte che ha chiuso anzitempo la campagna nel ciclocross trascorsa con ben 9 vittorie rinunciando al Mondiale proprio per preparare una primavera fulminante, tra Sanremo e Campagna del Nord, dove sicuramente vuole raccogliere il massimo possibile, per poi cominciare a pensare all’altro suo grande obiettivo stagionale: il Mondiale di Wollongong, che con le sue caratteristiche tecniche sembra disegnato apposta per lui. D’altronde Van Aert è talmente forte da poter vincere su ogni terreno e anche senza tanti grandi aiuti da parte dei compagni…

Credito foto homepage: foto squadra Jumbo Visma