Parto con una premessa, ogni anno alla Maratona des Dolomites il CO e in particolare il suo presidente vogliono dare un titolo a quella edizione. Ogni anno è come quando alla maturità si aspettano le tracce del tema: grande curiosità. Sono ormai più di 25 anni che scrivo di questo evento che all’inizio della sua storia ho anche aiutato a prendere la giusta direzione, ma forse quello del 2023 sarà difficile superarlo: Umanité. Oggi quale miglior termine tematico con un logo tipo codice a barre bellissimo. “Essere umani tra gli umani, ridiventare umani. In questo mondo disumano, aprire gli occhi finalmente e staccarli dal display dello stordimento e pedalare insieme verso quel luogo dentro di noi fatto di bellissima umanità. Oggi, sempre”.  Queste le parole del presidente Michil Costa vero Monarca della Maratona dles Dolomites, così come il “suo cardinale” Claudio Canins da sempre protagonista nella ricerca di partnership e di modalità per essere aggiornati coi tempi o addirittura anticiparli. Certo senza 1500 volontari e tanti sponsor non sarebbe possibile creare un evento di tale portata, ma la cosa non deve essere vista negativamente se nel corso della giornata dell’evento vedi dove sono finite la maggior parte di quelle risorse, specie con una ciliegina sulla torta come quella medaglia di finisher in legno a KM0: pazzesca!

In tal senso, in un periodo di transizione ecologico era normale sostenere anche quella strada, ma il CO non lo fa con un titolo ma con una linea pratica da oltre 20 anni cioè quella di come coniugare sport e attenzione per l’ambiente con iniziative concrete come l’uso di auto elettriche dal punto di vista organizzativo, l’acquisto di 16.000 stoviglie e bicchieri riutilizzabili durante il ristoro finale. Un investimento importante, che porta a ridurre del 70% l’uso della plastica. E ancora come un gruppo di quaranta volontari hanno setacciato il giorno successivo alla Maratona, i sette passi dolomitici e tutto il percorso della Maratona per raccogliere i rifiuti lasciati dai passanti nell’arco del week end. 
L’evento, dopo il Covid, torna finalmente a pieno regime con 8000 iscritti (7.918 partenti), in una giornata ideale per pedalare, come è tradizione in questa occasione dove si interrompe qualsiasi forma di maltempo quasi in un rispetto religioso. Tre percorsi, ormai ciascuno delle icone sui passi Dolomitici, e tanti appassionati, chi già con esperienze in Alta Badia e chi alla 1a volta alla Maratona, visibilmente emozionati in ogni fase del week end: dal sabato con relativi riti della vigilia, alla giornata della gara che sorprende anche ogni ottimista e non tradisce mai le aspettative, anzi spesso va oltre. 

Poi c’è la gara, per pochi ciclisti in grado di correrla da protagonisti, ma che su questa strade ha un “sapore” emotivo diverso quasi unico. Nel tracciato lungo è come sempre il Giau a fare la differenza: in un drappello di otto uomini è il belga Frederic Glorieux a transitare per primo, raggiunto sul Valparola dal francese Loïc Ruffaut, inseguiti da Tommaso Elettrico e l’austriaco Patrick Hagenaars. Dopo il Mür dl Giat, il francese scattava e nessuno riusciva a tenere le sue ruote. Primo in solitaria al traguardo in 4 ore e 30 minuti. Dietro di lui, a una decina di secondi, si piazzavano Tommaso Elettrico e l’austriaco Patrick Hagenaars. Fra le donne a trionfare è la piemontese Samantha Arnaudo, che supera il traguardo in 5 ore e 5 minuti, solo 36 minuti dopo i primi uomini. Un grandissimo risultato. Con venti minuti di distacco si piazzano al secondo e al terzo posto Marta Maltha, la vincitrice della passata edizione, e Martina Trevisiol. 
Nel percorso medio il podio maschile è composto da Mattia Gaffuri, Stefan Kirchmair e Giuseppe Orlando, rispettivamente al primo, secondo e terzo posto. Quello femminile vede Olga Cappiello al primo posto, Alessia Bortoli al secondo e Ilaria Lombardo al terzo. Infine i podi del Sellaronda sono Thomas Hintner, Wilfried Wisthaler e Gunnar Streblow per gli uomini e Giulia Soffiati, Caroline Doucet e Harriet Martin per le donne.

In conclusione è tempo di rivolgere il pensiero alla prossima edizione, che si terrà domenica 7 luglio 2024 e che ha per tema Mutatio, metamorfosi. Vedremo chi e come…

credito foto comitato MdD

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