Sloveni d’assalto sulla rotta della Classicissima

E’ la settimana della Sanremo e il movimento ciclistico ci arriva con una sensazione contrapposta: da una parte l’estrema incertezza nel ricercare un chiaro favorito, con tanti campioni che si sono messi in mostra (Pogacar su tutti) e altri che ci arrivano quasi a fari spenti, come i due big del ciclocross Van Der Poel e Van Aert. Dall’altra con le due sfide a tappe che solitamente danno segnali in vista della Classicissima, ovvero Parigi-Nizza e Tirreno-Adriatico che hanno dato segnali chiari, identificati nelle vittorie rispettivamente di Tadey Pogacar e Primoz Roglic.

Non vittorie comuni, perché i due sloveni hanno proseguito su quella che sembra ormai essere ben più che una moda del ciclismo contemporaneo, dove non basta più vincere, ma bisogna annichilire la concorrenza non lasciando altro che le briciole. Il portacolori dell’Uae Team Emirates in Francia ha proseguito sull’onda trionfale d’inizio stagione, con 3 vittorie di tappa che porta il suo totale stagionale già a 9. E siamo solo a metà marzo… Il nuovo “Cannibale” ha preceduto in classifica un brillantissimo David Gaudu (Groupama FDJ) di 53” e di 1’39” il suo grande nemico, il vincitore del Tour de France Jonas Vingegaard (Jumbo Visma). Il danese era giunto in Francia pieno di belle speranze, ma la differenza emersa fra i due nei momenti cruciali è stata ben superiore al distacco finale. A suo vantaggio il fatto che gli obiettivi veri di Vingegaard sono molto in là nel tempo, mentre Pogacar già sabato andrà a caccia di un successo che sarebbe inedito nella sua già straricca collezione.

Alla Tirreno-Adriatico Roglic ha fatto un po’ lo stesso, con un tris di successi consecutivi che in passato era riuscito solo ad Argentin e Freire. Ancora un po’ opaco a cronometro, lo sloveno della Jumbo-Visma ha fatto la differenza in salita ripetendo un po’ quel canovaccio già visto alla Parigi-Nizza di due anni fa, ossia andando sempre a riprendere gli attaccanti di turno anche se non davano particolari insidie di classifica. Roglic ha conquistato la Corsa dei Due Mari infliggendo 18” al portoghese Almeida (Uae Team Emirates) e 23” al britannico Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) con un ottimo Giulio Ciccone (Trek Segafredo) quinto a 37”. L’abruzzese è parso più centrato e su queste basi potrebbe anche puntare a un Giro d’Italia di qualità, forse unico italiano realmente in grado di competere per la classifica.

Dalla corsa italiana sono passati anche Van Der Poel e Van Aert. Nessuno dei due ha particolarmente impressionato e questa rappresenta una novità a pochi giorni dalla Sanremo. Restano però i maggiori candidati al successo considerando il fatto che non sarà semplice per i velocisti mantenere il ritmo dei grandi, soprattutto sul Poggio. Anche se c’è da aspettarsi qualche azione a sorpresa ben prima, come da parte proprio di Pogacar magari intenzionato a portar via pochi uomini da sfidare poi sulle dure rampe dello strappo finale.

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