Demare fa tris, ma si pensa già a domani

Tappa quella con arrivo a Cuneo davvero strana, con sorprese all’inizio e un colpo di scena alla fine, ma conclusa con l’epilogo che si pensava, ossia la volata fra gli specialisti nella quale l’ha spuntata Arnaud Demare, al suo terzo successo. Il corridore della Groupama FDJ ha contenuto il ritorno di Bauhaus in uno sprint tutto di forza, che via via ha perso molti protagonisti.

Il gruppo ha lasciato fare oltremisura alla fuga a 4 con Julius Van Den Berg (EF Education EasyPost), Pascal Eenkhoorn (Jumbo Visma), Nicolas Prodhomme (AG2R Citroen) e Mirko Maestri (Eolo Kometa) insieme ai quali nella prima parte c’era anche il “solito” Filippo Tagliani (Drone Hopper). Il poker ha scollinato dal Colle di Nava con 6’40” di vantaggio, a quel punto le squadre di velocisti hanno dovuto mettere all’opera tutti i loro effettivi per ricucire, chiudendo solo sul rettilineo finale spegnendo i sogni soprattutto dell’italiano che ci ha provato fino alla fine ma tardivamente.

La vera sorpresa della tappa è però arrivata in suo corso d’opera, con il ritiro inaspettato di Romain Bardet (Team Dsm) che era quarto in classifica ed era anche quello che aveva dato le migliori impressioni nell’ultima occasione di confronto diretto fra i big sul Blockhaus. Problemi di stomaco la causa dell’abbandono del francese, che perde così la sua occasione principale per cogliere finalmente la vittoria in un grande giro dopo i due podi al Tour.

LA TAPPA DI DOMANI

Signori, si comincia. Da domani in poi il Giro d’Italia attraverserà da Ovest a Est tutta la catena alpina e scriverà la sua storia. Si comincia con la frazione da Santena a Torino di 147 km, con tante occasioni per far esplodere il gruppo e mettere in crisi gli avversari. La frazione prevede al suo interno un circuito di 36,4 km da ripetere due volte, al cui interno solo dalla salita di Superga tristemente nota per l’incidente aereo del Grande Torino e il Colle della Maddalena con punte addirittura al 20%. Ultimo scollinamento ai -12km, poi picchiata verso l’arrivo con un breve strappo al suo interno, al Parco del Nobile. Sarà da capire che vorranno fare i capitani, se mettere il naso fuori o procrastinare ancora. L’impressione però è che Ineos Grenadiers e Bora Hansgrohe cominceranno a punzecchiarsi, ma attenzione anche a Vincenzo Nibali (Astana) perché il finale gli si addice molto.

Credito foto: sport service