Iserbyt vince ancora, ma non convince…

La Coppa del Mondo di ciclocross ha fatto tappa a Besançon (FRA) prima di una forzata settimana di sosta visto che ad Anversa la prossima prova salterà a causa della recrudescenza del Covid. Se rispetto alle prove precedenti non cambia il nome del vincitore, in Francia le gare hanno comunque detto molto. Innanzitutto che al momento il movimento maschile è dominato dalla figura di Eli Iserbyt.

Il folletto belga, che ha avuto la sua sola vera defaillance stagionale in occasione degli Europei, ha saputo interpretare la gara anche con sagacia tattica e un pizzico di fortuna, sfruttando al meglio lo scivolone di Toon Aerts, l’altro belga che da parte sua sta mostrando una decisa crescita di condizione visto che il giorno prima a Kortrijk aveva dominato la gara nell’apertura del Badkamers H2O Trofee (quello per intenderci con classifica a tempo e non a punti) rifilando al rivale ben 1’07”. Iserbyt però sembra ormai concentrato sulla conquista del trofeo di cristallo e dalle sue dichiarazioni appare quasi rassegnato a cedere presto le luci della ribalta ai “tre tenori” Van Der Poel, Van Aert e Pidcock, prossimi al loro esordio e proiettati verso i Mondiali. E’ come se Iserbyt si sentisse in un limbo, in attesa che gli impegni della strada non convincano gli altri a rinunciare del tutto al ciclocross: un atteggiamento da sconfitto in partenza o solo pretattica? A dicembre avremo le risposte.

Domina Iserbyt e lo fa ancora di più Lucinda Brand, sempre più intenzionata ad andare a caccia di un nuovo Grande Slam, ossia la conquista di tutte le challenge con in più il titolo mondiale come aveva fatto nell’ultimo inverno, ma questa volta con il successo agli Europei in più. A Besançon però l’olandese ha trovato più concorrenza all’esterno che dalle sue connazionali, in particolare dall’esperta canadese Maghalie Rochette che ha chiuso a 26” battendo anche la Betsema. Proprio questo è il particolare emerso sul percorso infangato francese, ossia le grandi difficoltà delle big arancioni. Infatti a parte la Betsema, la Top 10 è priva dei soliti nomi, che hanno lasciato spazio alle più giovani generazioni con Van Empel, Pieterse, Van Der Heijden, ma anche alle rappresentanti francesi e americane, per un rimescolamento di carte che non può fare che bene al movimento.

Peccato che di questo rimescolamento non facciano parte i colori azzurri: la trasferta francese è stata priva di soddisfazioni, con Bertolini solo 22° fra gli uomini a 4’40” da Iserbyt e la Lechner 23esima a 5’04”. Dopo le belle prove precedenti, c’era complessivamente da attendersi di più. Intanto va avanti il Giro d’Italia di ciclocross che ha fatto tappa a Mattinata (FG) dove c’è stata la replica della tappa precedente a Follonica con Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli) davanti al leader di classifica Cristian Cominelli (Scott) e con la novità di Alice Papo (DP66) al femminile, prima junior a vincere la prova Open.

Credito foto homepage: Getty Images/Cyclingnews