La gran fondo umbra è stata presente fino 2008, anno in cui si corse la quattordicesima edizione, che, col senno di poi, poteva lasciar intuire che qualcosa si stava incrinando rispetto alle edizioni precedenti. Ad esempio, per la prima volta dall’esordio nel 1995, la data della manifestazione venne spostata in avanti di una ventina di giorni rispetto a quella tradizionale del 1° maggio. Poca cosa, si potrebbe aggiungere, ma comunque sintomatica della ricerca di una collocazione temporale più idonea a contrastare la concorrenza sempre più agguerrita. In effetti, la “Gran Fondo delle Valli Francescane” è stata una delle prime corse del suo genere, se non la prima in assoluto, lungo le strade dell’Umbria. Una regione, che, come tutte le altre, negli anni ha moltiplicato il numero di corse destinate ai granfondisti, innescando una situazione di inevitabile concorrenza tra i diversi comitati organizzatori. Proprio per le sue prerogative pionieristiche nel territorio umbro, la “Valli Francescane” ha goduto negli anni della presenza di alcuni nomi importanti del ciclismo nazionale, come il CT azzurro di allora, l’indimenticato Franco Ballerini, che partecipò all’edizione del 2001, o come Filippo Pozzato, al via della corsa nell’anno successivo. La storia, inoltre, ci ha tramandato la “Valli Francescane” come una corsa dal chilometraggio mai troppo elevato, più vicino alle distanze di una Medio Fondo che di una Gran Fondo, ma scandito da continui saliscendi e da salite di una certa importanza, che la rendevano tutt’altro che facile. La località di Ponte San Giovanni, in provincia di Perugia, ha sempre fatto da punto di partenza e di arrivo della corsa, che, negli anni, ha potuto contare sulla capacità organizzativa della locale Unione ciclistica.

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