In Val Casies si rivede Kerschbaumer

Aveva un sapore speciale, la quarta tappa degli Internazionali d’Italia allestita in Val Casies (BZ), perché ci sono ancora in ballo le convocazioni per i Giochi Olimpici in casa italiana e quindi tutti coloro che ambiscono a una maglia dovevano dare una prova di efficienza. La gara altoatesina ha risolto alcuni dubbi al Ct Mirko Celestino, ma forse ne ha destati altri…

Il tecnico azzurro si attendeva una risposta innanzitutto da Gerhard Kerschbaumer, obiettivamente l’unico che può realisticamente pensare di poter giocare a Tokyo un ruolo di primo piano e il biker della Specialized ha dato quei segnali voluti, come aveva promesso alla vigilia. Una gara la sua sempre all’avanguardia, lottando inizialmente con gli altri due che grazie alle loro posizioni nel ranking Uci hanno consentito all’Italia di avere il massimo contingente olimpico, ossia Luca Braidot (Santa Cruz FSA) e Nadir Colledani (Mmr Factory), ma anche il sorprendente U23 Simone Avondetto (Trek Pirelli). 

Il problema per Celestino è che mentre Braidot e Colledani sparivano dai radar (il primo si ritirerà dichiarando di non aver ancora smaltito i grossi carichi di lavoro, Colledani finirà 10°), Avondetto ha tenuto il passo di Kerschi fino all’ultimo giro, finendo a 38” dal ritrovato campione di casa. Terza posizione per il sorprendente cileno Martin Vidaurre a 1’02”. Ora da Kerschbaumer è lecito attendersi qualche buon risultato anche nelle due prove di Coppa del Mondo a Leogang e Les Gets, per legittimare le sue ambizioni.

In campo femminile le canadesi hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Le nordamericane sono arrivate in Europa con largo anticipo per preparare le tappe di CDM. Inizialmente ha preso l’iniziativa Jennifer Jackson (Norco), poi però è emersa l’esperienza dell’ex iridata Catherine Pendrel (Clif Pro Team), alla fine prima contenendo il ritorno della connazionale Sandra Walter, che ha chiuso a 7”. Terza Chiara Teocchi (Trinity) a 1’21”, sempre più convincente nelle gare italiane, alla quale basterebbe un buon risultato in Coppa per mettere in discussione la quasi scontata selezione di Eva Lechner (Trinx), finita quarta a 2’38”.

Fra gli junior netto successo per Matteo Siffredi (Scott Liberna) con 40” sul compagno di colori Filippo Agostinacchio). Un dato non da poco considerando che i due si stanno dividendo con l’attività su strada (Siffredi è stato anche 4° nel classico Gran Premio della Liberazione a Roma). Fra le pari età ennesima vittoria per Sara Cortinovis (Four Es), alla quale ormai i confini italiani vanno davvero stretti.

Credito foto homepage: Alice Russolo