Van Vleuten, una regina al comando

La regina è tornata. Annemiek Van Vleuten lo aveva promesso: “Sarò al massimo per la prima Parigi–Roubaix”. La pandemia ancora una volta le ha portato via l’occasione, almeno fino a ottobre, ma l’olandese della Movistar si è fatta trovare pronta, alla Dwars door Vlaanderen aveva fatto le prove generali e al Giro delle Fiandre ha staccato tutte sul Paterberg, selezionando il gruppo. Dietro sono rimaste in sette, compresa la sua acerrima rivale Anna Van Der Breggen (Sd Work) che precedentemente aveva tentato di fare lo stesso senza successo, ma non sono state capaci di organizzare un inseguimento in grado di ridurre il distacco. Alla fine la campionessa europea ha mantenuto 26” di distacco sulle inseguitrici, con la tedesca Lisa Brennauer (Ceratizit-Wnt) a precedere l’australiana Grace Brown (Team Bikexchange) e Elisa Longo Borghini (Trek Segafredo), confermatasi in testa al World Tour.

La campionessa italiana si sta rendendo protagonista assoluta sulle strade belghe: alla Gand-Wevelgem è stato bellissimo il suo attacco finale insieme a Soraya Paladin, un’azione che ha fatto sognare e che è tramontata solo a 300 metri dalla conclusione, quando su di loro è piombato il gruppo compatto con la vittoria che  andata all’indomabile olandese Marianne Vos (Jumbo Visma) con Elisa Balsamo (Valcar-Travel) quarta e Marta Bastianelli (Alé Bct Ljubljana) quinta. La Longo Borghini sembra avere assunto una nuova dimensione, è un riferimento assoluto nel gruppo anche se questo le comporta una guerra aperta da parte delle olandesi.

Nel complesso le italiane si stanno comportando molto bene nella Campagna del Nord, anche se manca sempre quel poco per completare la caccia alla vittoria. La Balsamo ad esempio aveva già colto un ottimo 5° posto alla Bruges-De Panne, vinta dalla Brown mentre nella gara dell’Attraverso le Fiandre vinta dalla Van Vleuten in un acceso sprint a due con la polacca Niewiadoma (Canyon Sram) la sua compagna di squadra Guazzini era stata quarta. Bene anche Marta Cavalli, che al Fiandre è finita sesta rimanendo nel gruppetto delle migliori, ma anche per lei sembra ormai prossimo il momento del grande salto di qualità.

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