Ricco di proteine, l’albume é un ottimo integratore naturale

A ricorrere agli integratori di proteine sono per lo più gli atleti che praticano sport di potenza e che, quindi, hanno la necessità di avere una massa muscolare ben sviluppata. Per chi, invece, pratica sport di resistenza, e tra questi rientrano sicuramente i granfondisti, è sufficiente adottare un’alimentazione equilibrata e in grado di garantire la copertura del fabbisogno proteico. Ai praticanti tanto degli sport di potenza quanto di quelli resistenza, però, può succedere di incappare in qualche infortunio che li costringa a periodi più o meno prolungati di inattività. In questi casi, Durante la fase di convalescenza che segue la guarigione, per recuperare correttamente la muscolatura occorre stare attenti che la dieta alimentare sia caratterizzata da un apporto proteico più ricco di quello consueto. Può essere utile sapere, allora, che l’albume d’uovo si distingue per un elevato contenuto di proteine. In entrambe le parti dell’uovo, tuorlo e albume, sono presenti proteine ricche di tutti gli aminoacidi essenziali. In virtù di una quantità inferiore di acqua, il tuorlo è senz’altro più concentrato e fornisce un apporto notevolmente superiore di grassi e, quindi, anche di calorie rispetto all’albume. Inoltre, non va sottovalutato che il tuorlo contiene quantità non trascurabili di colesterolo. Per contro, l’albume, formato principalmente da acqua e proteine, con poche calorie riesce a garantire un apporto proteico così rilevante da suggerire di tenerne conto nella dieta degli atleti. Oltre a ciò, nell’albume non è da sottovalutare il contenuto di vitamine e di minerali, soprattutto sodio e potassio. Non è un caso, quindi, che l’albume d’uovo compaia tra gli ingredienti di parecchi integratori proteici, tra cui le comuni barrette. Se, anziché affidarsi a un integratore industriale a base di bianco d’uovo, si decide di ricorrere a una preparazione casalinga, va tenuto presente che l’albume deve sempre essere consumato cotto. Contiene, infatti, alcune sostanze, come l’avidina, definite antinutrizionali poiché ostacolano l’attività di alcuni enzimi e vitamine. Per nostra fortuna, le temperature elevate raggiunte durante la cottura riescono a neutralizzare gli effetti negativi di tali sostanze, oltre ad accrescere la digeribilità del bianco d’uovo. Per digerire un albume cotto, infatti, può bastare un’ora e mezza: notevolmente meno rispetto alle tre ore necessarie per digerire un uovo sodo o una frittata.

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