Un Mondiale di stampo francese

Non è facile giudicare i Mondiali di Mtb disputati a Leogang, come non è di facile lettura tutta questa strana stagione di ciclismo fuoristrada, compressa in pochissime settimane. La pandemia ha avuto strascichi importanti, soprattutto nella preparazione di molti corridori e anche nella loro interpretazione mentale: vedere un Nino Schurter ridotto a semplice comprimario sia nelle due residue tappe di Coppa del Mondo che ai Mondiali fa capire che affrontare questo autunno così particolare non è stato semplice. Per questo i risultati della rassegna iridata, se visti in ottica olimpica, vanno presi con le molle, anche perché caratteristiche del percorso e clima atmosferico delle gare austriache sono completamente diversi da quelli che i biker si ritroveranno (si spera…) a Tokyo nella prossima estate.

Detto questo, la nostra analisi della rassegna iridata non può non aprirsi con l’argento di Eva Lechner (all’arrivo nella foto della homepage) nella prova femminile, un risultato clamoroso ed inaspettato, soprattutto dopo le non esaltanti prove di Coppa a Nove Mesto. Particolarmente a suo agio sul percorso austriaco intriso di fango, l’altoatesina ha disputato la gara della vita stravolgendo completamente le sue caratteristiche: invece di partire forte e andare progressivamente spegnendosi, la Lechner ha aumentato i giri col passare dei km, andando a riagganciare l’australiana McConnell per batterla in un entusiasmante sprint e risalire sul podio iridato dopo la bellezza di 10 anni. Questo podio è un premio per lei, che non ha smesso mai di credere in se stessa e per Luca Bramati, che l’ha ricostruita sia mentalmente che tecnicamente. Difficile dire quale peso questo risultato potrà avere sulle sue ambizioni olimpiche, per ora godiamoci la sua ritrovata credibilità internazionale che potrebbe avere bellissimi strascichi anche sull’imminente stagione di ciclocross.

Il titolo è stato riconfermato dalla francese Pauline Ferrand Prevot, alla sua terza vittoria iridata (curiosamente tutte colte in un anno preolimpico), una delle tante perle di una spedizione trionfale per i galletti in terra austriaca. La Francia ha dominato il medagliere, dimostrando di avere superato meglio di altri le difficoltà della stagione, quando invece ad esempio la Svizzera ne è uscita con le ossa rotte. Le gare di Leogang hanno anche dimostrato che finalmente la “generazione dei fenomeni” francesi (Sarrou, Carod, Koretzky, ecc.) è arrivata alla piena maturazione. Sarrou è un campione del mondo più che degno, ha dominato la prova iridata lasciando che gli altri lottassero per le altre posizioni del podio. Una lotta che ha interessato da vicino anche l’azzurro Luca Braidot, fermatosi ai suoi piedi, ma quel che Leogang gli ha tolto, potrebbe arrivargli il prossimo anno, l’importante è continuare a crederci, come la Lechner ha dimostrato.

CAMPIONATI MONDIALI MTB

CROSS COUNTRY

Uomini
Elite:

1 Jordan Sarrou (FRA) 1h25’37”, 2 Mathias Fluckiger (SUI) a 45”, 3 Titouan Carod (FRA) a 55”.
Italiani: 4 Luca Braidot a 1’23”, 8 Nadir Colledani a 2’29”, 15 Mirko Tabacchi a 3’36”, 17 Gerhard Kerschbaumer a 3’51”, 18 Daniele Braidot a 3’55”

Under 23:
1 Thomas Pidcock (GBR) 1h08’15”, 2 Christopher Blevins (USA) a 1’52”, 3 Joel Roth (SUI) a 3’05”.
Italiani: 5 Simone Avondetto a 3’46”, 8 Filippo Fontana a 5’05”, 10 Juri Zanotti a 5’27”, 19 Andreas Emanuele Vittone a 8’04”, 

Junior:
1 Lennart-Jan Krayer (GER) 1h16’39”, 2 Janis Baumann (SUI) a 40”, 3 Luca Martin (FRA) a 1’24”.
Italiani: 30 Kevin Pezzo Rosola a 12’32”, 34 Filippo Agostinacchio a 13’37”, 44 Matteo Siffredi a 1 giro, 49 Lorenzo Trincheri a 1 giro, 52 Yannick Parisi a 1 giro 66 Michael Pecis a 2 giri

E-bike:
1 Thomas Pidcock (GBR) 1h01’41”, 2 Jerome Gilloux (FRA) a 35”, 3 Simon Andreassen (DEN) a 49”.
Italiani: 4 Martino Fruet a 1’21”, 22 Marco Aurelio Fontana a 22’10’47”, 24 Gianluca Furlani a 12’37”30 Simone Fabbri a 2 giri, rit. Vittorio Gambirasio e Andrea Garibbo

Donne
Elite:

1 Pauline Ferrand Prevot (FRA) 1h27’33”, 2 Eva Lechner (ITA) a 3’01”, 3 Rebecca McConnell (AUS) a 3’01”

Under 23:
1 Loana Lecomte (FRA) 1h13’34”, 2 Kata Blanka Vas (HUN) a 1’11”, 3 Ceylin Del Carmen Alvarado (NED) a 2’42”.
Italiane: 8 Giorgia Marchet a 6’23”, rit. Marika Tovo

Junior:
1 Mona Mitterwallner (AUT) 1h15’55”, 2 Luisa Daubermann (GER) a 1’56”, 3 Aneta Novotna (CZE) a 2’36”.
Italiane: 17 Nicole Pesse a 10’45”, 20 Noemi Plankensteiner a 13’37”, 39 Giulia Challancin a 2 giri

E-bike:
1 Melanie Pugin (FRA) 56’33”, 2 Kathrin Stirnemann (SUI) a 27”, 3 Nathalie Schneitter (SUI) a 1’15”

Team Relay:
1 Francia (Mathis Azzaro, Luca Martin, Loana Lecomte, Lena Gerault, Olivia Onesti, Jordan Sarrou) 1h27’34”, 2 Italia (Luca Braidot, Eva Lechner, Filippo Agostinacchio, Nicole Pesse, Marika Tovo, Juri Zanotti) a 1’35”, 3 Svizzera (Luke Wiedmann, Thomas Litscher, Sina Frei, Noelle Buri, Elisa Alvarez, Alexandre Balmer) a 2’06”.

DOWNHILL

Uomini

Elite:
1 Reece Wilson (GBR) 3’51”243, 2 David Trummer (AUT) a 3”197, 3 Remi Thirion (FRA) a 5”953.
Italiani: 20 Loris Revelli a 18”270, 51 Davide Palazzari a 45”646

Junior:
1 Oisin O’Callaghan (IRL) 4’02”142, 2 Daniel Slack (GBR) a 2”141, 3 James Elliott (GBR) a 10”705

Donne
Elite:
1 Camille Balanche (SUI) 5’08”426, 2 Myriam Nicole (FRA) a 3”130, 3 Monika Hrastnik (SLO) a 16”966.
Italiane: rit. Eleonora Farina

Junior:
1 Lauryne Chappaz (FRA) 5’41”502, 2 Sophie Gutohrle (AUT) a 46”809, 3 Leona Pierrini (FRA) a 53”812

Crediti foto: federciclismo