Lombardia prima della Sanremo!

Tutto stabilito? Proprio per niente! Il calendario internazionale proposto dalla Uci non più tardi di un paio di settimane fa è pressoché ribaltato dalle scelte effettuate dalle singole federazioni e soprattutto da quelle della nostrana Federciclismo. A ben guardare il programma di gare italiane, si evince subito come tutto derivi dall’impostazione voluta dal massimo organo internazionale che di fatto ha “piegato” le esigenze collettive alle necessità (ma potremmo tranquillamente dire agli euro…) del Tour de France, schiacciando a fine stagione Giro d’Italia e Vuelta di Spagna che andranno in parziale contemporanea non solo fra loro, ma anche con alcune Classiche Monumento. Ecco allora che l’Italia ribatte cambiando completamente l’impostazione delle sue prove, concentrando di fatto tutte le sue principali gare d’un giorno in agosto e “sbattendo” i Campionati Italiani a fine stagione, come una sorta di contentino per chi nel ristretto ambito delle gare 2020, ristrette fra agosto e ottobre, non sarà riuscito a cogliere grandi risultati.

Il nodo principale era costituito dalla Milano-Sanremo, che l’Uci aveva posizionato all’8 agosto, una settimana dopo l’apertura internazionale della stagione costituita da un’altra delle gare italiane del World Tour, la Strade Bianche. In accordo con la RCS, la Classicissima è stata spostata in avanti di due settimane e al suo posto è stato anticipato il Lombardia, proponendo così un inedito e clamoroso abbinamento invertito delle due più prestigiose prove del calendario italiano. Nel mezzo, tanti altri appuntamenti di grande rilievo come la Milano-Torino al 5 agosto, l’Emilia il 18 e il Gran Piemonte il 22. Una scelta, quella federale, per certi versi intelligente, perché capace di solleticare gli appetiti dei grandi team del World Tour che potrebbero concentrare molte delle loro forze in Italia almeno per la prima parte della stagione, fino alla partenza del Tour de France prevista per il 29 agosto (ma probabilmente posticipata di qualche giorno visto che il divieto organizzativo imposto dal Governo francese scadrà il 31 agosto).

Interessanti anche le scelte di settembre, con un calendario che proietta i big verso un Giro d’Italia che, salvo la presenza del campione uscente Carapaz, si preannuncia fortemente autarchico. C’è però da considerare che il 27 settembre dovrebbe essere il giorno dei Mondiali in Svizzera, ecco quindi che le prove a tappe come la Settimana Coppi e Bartali e la Tirreno-Adriatico divengono fondamentali per rodare la gamba e preparare le giuste alchimie tattiche in vista dell’appuntamento iridato, una settimana dopo il quale sarà la volta della partenza della Corsa Rosa, apoteosi finale della stagione tricolore salvo l’appendice dei Campionati Nazionali. Ora non resta che incrociare le dita e sperare che tutto quanto messo su carta possa andare in scena, virus permettendo…

IL CALENDARIO ITALIANO

Credito Corriere di Como

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