Messaggio dalla Slovenia: Pogacar è pronto al tris

Roglic chiama, Pogacar risponde. Una settimana dopo il successo del capitano della Jumbo Visma al Giro del Delfinato, il due volte vincitore del Tour de France ha dimostrato che il cammino di avvicinamento alla Grande Boucle procede come previsto. Al Giro di Slovenia Pogacar ha corso da padrone assoluto, vincendo quando voleva ma regalando anche spazio ai suoi compagni di squadra come il fido polacco Majka, vincitore di tappa e finito al secondo posto in classifica a soli 12”. Una padronanza tale che ha portato Pogacar a fare anche il “guitto” giocandosi il successo in una frazione con lo stesso Majka a morra cinese…

Chiaramente la corsa di casa non era di livello pari a quella affrontata da Roglic, ma Pogacar ha confermato di essere pronto per la riconferma sul trono francese, soprattutto ha mostrato ancora quella progressione irresistibile in salita capace di fare il vuoto alle sue spalle. In Slovenia c’è stato spazio anche i corridori italiani, con Albanese (Eolo KOmeta) quarto in classifica a 2’42” e Nicola Conci (Alpecin Fenix) sesto a 3’17” e fa particolarmente piacere il risultato di quest’ultimo, all’esordio nella nuova formazione dopo essere stato “recuperato” dal forzato disfacimento della Gazprom che, nell’indifferenza dei dirigenti dell’Uci, lascia senza contratto ancora validi corridori non solo russi.

L’evento della settimana era il Giro della Svizzera, che ha rilanciato le ambizioni di Geraint Thomas in chiave Tour mettendo forse anche un po’ in difficoltà i dirigenti della Ineos Grenadiers, che avevano pensato al gallese come principale supporto per Martinez e Yates in Francia. Era da molto tempo che Thomas non appariva in simili condizioni, smagliante a cronometro e difficilmente in difficoltà in salita. Alle sue spalle sono finiti Sergio Higuita (Bora Hansgrohe) a 1’12” e Jakob Fuglsang (Israel Premier Tech) a 10’16”, ma va detto anche che il Giro di Svizzera è stato l’ennesimo evento che ha pagato un pesante dazio al Covid, che ha contagiato molti ciclisti portando più squadre al ritiro anticipato. Va sottolineata comunque l’ennesima Top 10 conquistata da Domenico Pozzovivo (Intermarché Wanty Gobert) sicuramente il più brillante tra i corridori usciti dal Giro d’Italia.

Meno indicativo in ottica Tour, il Giro del Belgio ha premiato lo svizzero Mauro Schmid (Quick Step Alpha Vynil) anche lui uscito dal Giro e che in qualche modo si è rifatto di tanti sforzi senza costrutto nella corsa rosa. L’elvetico nella classifica finale ha preceduto per i migliori piazzamenti un delusissimo Tim Wellens (Lotto Soudal) che puntava alla vittoria nella corsa di casa, terzo l’altro belga Quinten Hermans (Intermarché Wanty Gobert) a 12”. Ora spazio ai campionati nazionali, prima di dare il via alla corsa francese.

Credito foto homepage: Cyclingnews