A Tabor dominano i favoriti e sorride la Venturelli

Archiviati gli Europei, la stagione del ciclocross prosegue seguendo la Coppa del Mondo come linea maestra. Nello scorso weekend si è fatto tappa a Tabor (CZE), in quello che è considerato uno dei pochissimi “templi” dell’attività offroad al di fuori del Belgio. Un percorso molto tecnico e che non dava un attimo di respiro, dove anche la singola scelta tecnica poteva fare la differenza.

All’inizio, ad esempio, la giovane olandese Puc Pieterse, leader della classifica delle Under 23, ha provato a fare la differenza sugli ostacoli, saltandoli mentre le altre scendevano di bici. La campionessa mondiale ed europea Lucinda Brand non si è però fatta spaventare e ha continuato con il suo ritmo, sapendo che i nodi sarebbero venuti al pettine più avanti. Infatti ha tenuto il passo della più giovane connazionale cuocendola a fuoco lento, finché nel finale non ne aveva più per tenere il suo ritmo, così la Brand ha potuto proseguire nella sua serie di successi passata quattro giorni prima per la vittoria nella tappa del Superprestige di Niel. In questo momento la Brand, forte anche della condizione mutuata dalla strada, ha una marcia in più rispetto a tutte, la domanda è se riuscirà a tenere fino agli appuntamenti decisivi del nuovo anno.

Proprio dalle donne è venuto l’acuto azzurro, che conferma come a livello giovanile si stia lavorando davvero bene. Federica Venturelli ha conquistato il podio tra le junior, dietro la britannica Backstedt e l’olandese Bentveld che hanno ripetuto lo stesso podio degli Europei. La Venturelli è un prospetto davvero notevole, da allieva ha dominato la scena non solo nel ciclocross, ma anche su strada e su pista e la sua forza è data anche dalla sua voglia di imparare, lei stessa ad esempio ammette che a livello tecnico è ancora molto indietro rispetto alle avversarie internazionali, ma sta imparando a gestire le gare a livello tattico. A Tabor infatti, partita indietro, ha recuperato senza farsi prendere dalla foga e alla fine la scelta ha pagato.

In campo maschile altra conferma rispetto alla rassegna continentale di una settimana prima, con l’olandese Lars Van Der Haar che nella seconda parte di gara è andato a riprendere e beffare il leader di coppa Eli Iserbyt, apparso più concentrato sulla gestione della classifica che sulla vera voglia di vincere la singola tappa. Anche la gara maschile ha regalato sorrisi alla spedizione azzurra con Bertolini e Dorigoni entrati entrambi nella Top 10: due italiani così in alto non accadeva da tempo immemore…

E’ chiaro che a livello maschile i valori sono un po’ falsati dall’assenza dei “tre tenori”. Per rivedere Van Aert e Pidcock in gara dovremo attendere inizio dicembre, con il primo weekend che li vedrà impegnati per il Superprestige a Boom il 4 e per la Coppa del Mondo ad Anversa il 5. Van Der Poel invece arriverà nel circuito non prima del 18 dicembre, per non compromettere il lento recupero dopo i problemi alla schiena che lo hanno bloccato alla fine della stagione su strada.

Intanto da noi va avanti il Giro d’Italia, che ha fatto tappa a Follonica senza molti dei suoi protagonisti richiamati dall’attività internazionale. La sfida grossetana ha visto emergere Antonio Folcarelli, il corridore laziale del quale si erano un po’ perse le tracce dall’inizio dell’anno a causa di un lungo infortunio che ha influito anche sulla sua stagione nella Mtb. Sotto la pioggia battente e su un percorso trasformato in un acquitrini Folcarelli ha dominato la gara accumulando un vantaggio enorme su Cristian Cominelli, che pur non vincendo le singole tappe continua a incrementare il suo vantaggio in classifica. In campo femminile seconda vittoria consecutiva nella challenge per Sara Casasola, che ha stracciato la concorrenza di Bulleri e Gariboldi rafforzando il primato nel circuito, la cui prossima tappa sarà il 28 novembre a Mattinata (FG).

Credito foto homepage: Federciclismo