E’ vero, ci sono ancora i Mondiali, ma a prescindere da essi Davide Cassani chiude al meglio la sua esperienza da cittì, con il quarto titolo europeo consecutivo. Dopo Trentin, Viviani, Nizzolo tocca a Sonny Colbrelli vestire la maglia stellata e come negli altri casi la sua è stata una vittoria di squadra, dove tutti hanno dato un forte contributo, in primis Trentin, la seconda punta che ha svolto il ruolo di regista in corsa e assist man, finendo quarto davanti a Pogacar. La capacità di Colbrelli, che già si era vista al Benelux Tour conquistato di forza, è stata quella di abbinare una condizione di forma probabilmente mai ottenuta in carriera (e che ne fa la miglior carta azzurra per i Mondiali fra due settimane) alla grande sagacia tattica che gli ha permesso di tenere la ruota di Evenepoel nell’ultima ascesa senza dargli cambi e poi batterlo in volata impostando in testa l’ultima curva.

La vittoria di Colbrelli dice anche che il ciclismo italiano non è ancora uscito dalla sua crisi, che ha radici profonde e strutturali, ma almeno continua ad avere corridori giusti per un certo tipo di corse d’un giorno, quelle veloci ma che hanno al loro interno difficoltà capaci di impedire l’arrivo in volata. Molti hanno pensato che Colbrelli sarebbe stato utile ai Giochi Olimpici, ma questa, come asserito da Cassani, è una chiacchiera da bar, che non ha un senso logico, troppo lontane le caratteristiche del velocista della Bahrain rispetto al percorso giapponese. Diverso il discorso riguardante i Mondiali, dove può avere le sue chance anche se il tracciato è duro e disegnato quasi su misura per Wout Van Aert.

La rassegna continentale si chiude così con un bilancio eccezionale per l’Italia. A Trento si è gioito per quattro volte, mettendo in luce un serbatoio di talenti al femminile che fa davvero ben sperare. Silvia Zanardi, ad esempio, è ormai al livello di Letizia Paternoster e Elisa Balsamo, coloro che l’hanno preceduta sul trono Under 23 e con loro può regalarci enormi soddisfazioni su strada come su pista, se riusciranno a fare ulteriori passi nell’ambito della maturazione tecnico-tattica. Un po’ di rammarico resta per l’argento di Ganna a cronometro, figlio probabilmente più di una giornata non al 100% che dello sforzo sostenuto il giorno prima nella vittoriosa team relay, ma nel complesso la rassegna trentina è stata un trionfo da ogni punto di vista. Ora ci si concentra su Lovanio, dove potrebbe venire utile anche Elia Viviani, che al GP di Fourmies ha piazzato una delle sue volate vincenti che lo hanno reso celebre anche su strada.

I PODI EUROPEI

UOMINI

Elite: 1 Sonny Colbrelli (ITA), 2 Remco Evenepoel (BEL), 3 Benoit Cosnefroy (FRA) a 1’30”
U23: 1 Thibau Nys (BEL), 2 Filippo Baroncini (ITA), 3 Juan Ayuso Pesquera (ESP)
Junior: 1 Romain Gregore (FRA); 2 Per Strand Hagenes (NOR), 3 Lenny Martinez (FRA). Miglior italiano: 5 Manuel Oioli a 10”
Crono Elite: 1 Stefan Kung (SUI), 2 Filippo Ganna (ITA) a 7”, 3 Remco Evenepoel (BEL) a 14”
Crono U23: 1 Johan Price Pejtersen (DEN), 2 Soren Waerenskjold (NOR) a 33”, 3 Saan Hoole (NED) a 34”. Miglior italiano: 7 Filippo Baroncini a 49”
Crono junior: 1 Alec Segaert (BEL), 2 Cian Uijtdebroeck (BEL) a 5”, 3 Eddy Le Huitouze (FRA) a 40”. Miglior italiano: 5 Samuele Bonetto a 43”

DONNE

Elite: 1 Ellen Van Dijk (NED), 2 Liane Lippert (GER) a 1’18”, 3 Rasa Leleivyte (LTU). Miglior italiana: 6 Marta Cavall
U23: 1 Silvia Zanardi (ITA), 2 Kata Blanka Vas (HUN) a 2”, 3 Evita Muzic (FRA)
Junior: 1 Linda Riedmann (GER), 2 Eleonora Ciabocco (ITA) 3 Eglantine Rayer (FRA) a 2”
Crono Elite: 1 Marlen Reusser (SUI), 2 Ellen Van Dijk (NED) a 19”, 3 Lisa Brennauer (GER) a 1’02”. Miglior italiana: 8 Vittoria Bussi a 2’08”
Crono U23: 1 Vittoria Guazzini (ITA), 2 Hannah Ludwig (GER) a 38”, 3 Elena Pirrone (ITA) a 45”
Crono Junior: 1 Alena Ivanchenko (RUS), 2 Antonia Niedermaier (GER) a 31”, 3 Elise Uijen (NED) a 53”. Miglior italiana: 9 Carlotta Cipressi a 2’24”

MIXED RELAY

1 Italia (Matteo Sobrero, Filippo Ganna, Alessandro de Marchi, Elena Cecchini, Marta Cavalli, Elisa Longo Borghini),
2 Germania (Miguel Heidemann, Justin Wolf, Maximilias Richard Walscheid, Corinna Lechner, Mieke Kroger, Tanja Erath) a 21”,
3 Olanda (Koen Bouwman, Jos Van Emden, Bauke Mollema, Floorje Mackaij, Amy Pieters, Demi Vollering) a 27”

Credito foto: Cyclingnews.com