Inizio stagione nel segno di Ganna

L’inizio di stagione del ciclismo professionistico ha avuto due protagonisti assoluti: il primo è sicuramente Filippo Ganna (all’arrivo nella foto della homepage). Era davvero difficile prevedere un esordio così esaltante per il campione del mondo a cronometro, che all’Etoile de Bességes in Francia ha conquistato ben due tappe. Clamorosa la sua impresa nella penultima, dov’è andato in fuga resistendo in solitudine al ritorno del gruppo e chiudendo con una ventina di secondi di margine sui velocisti. Il giorno dopo, non pago, ha dato un’altra lezione a cronometro. Due vittorie in due giorni che danno tanto morale e che accrescono la figura di Ganna come vero riferimento attuale del ciclismo italiano: il campione della Ineos Grenadiers ricorda sempre più lo svizzero Cancellara e, oltre ad essere una sicura carta da giocare per la prossima Milano-Sanremo, avrebbe avuto grandi possibilità anche nella Campagna del Nord, ma saggiamente l’azzurro ha già deciso di saltarla per quest’anno per dedicarsi alla preparazione su pista, essendo le Olimpiadi il suo obiettivo primario, sia su strada che soprattutto con il quartetto dell’inseguimento.

Nel complesso la prima corsa a tappe dell’anno, in terra francese, ha dato buoni riscontri al ciclismo italiano, non solo con Ganna, ma anche con Alberto Bettiol, settimo nella crono conclusiva, con Stefano Oldani, fondamentale pedina per Tim Wellens per aggiudicarsi la terza tappa e mettere al sicuro la vittoria finale e anche per Vincenzo Nibali, che ha messo in cascina km lavorando come un vero gregario, addirittura favorendo le volate di Mads Pedersen.

L’altro protagonista di questo inizio stagione è stato il ciclismo francese nel suo complesso, pur senza scomodare i suoi grossi calibri. Una serie di vittorie iniziata con la volata vincente di Lorrenzo Manzin (Total Direct Energie) alla Classica Comunitat Valenciana, proseguita con un altro sprint vittorioso, quello di Aurelien Paret-Peintre (AG2R Citroen Team) al G La Marsellaise e che ha offerto acuti anche all’Etoile de Bességes con Christophe Laporte (Cofidis). Intanto i big continuano a preparare i grandi eventi rimanendo nell’ombra, ma soprattutto cercando disperatamente eventi da disputare, in un calendario in continua evoluzione a causa della pandemia, con molte manifestazioni cancellate che rendono sempre più difficile la preparazione, nella speranza che fra queste cancellazioni non arrivino presto anche quelle delle prove più attese.

Credito foto homepage: Cyclingnews.com