LUCA BRAIDOT TRICOLORE SEI ANNI DOPO

Tanta nostalgia ai Campionati Italiani di cross country, magicamente recuperati in questa stagione così difficile: la cancellazione della rassegna tricolore prevista in Trentino ha riportato la mountain bike al Ciocco, in quel territorio che aveva tenuto a battesimo nei lontani anni Ottanta la rassegna iridata, un mondiale che chi c’era ricorda ancora come uno dei momenti fondamentali nell’affermazione planetaria di questa disciplina sportiva. Decenni dopo, quel che non è cambiato rispetto ad allora è la passione e l’entusiasmo, oltre alla bellezza di un tracciato confermatosi molto tecnico e ricco di insidie, mai scontato, reso ancora più difficile dal caldo ancora fortemente estivo e dalla polvere.

La gara più attesa era naturalmente quella Elite maschile nella quale tutti si attendevano il poker di Gerhard Kerschbaumer (Torpado Ursus), ma l’altoatesino, apparso in crescita di condizione ma ancora non al top, nulla ha potuto contro un Luca Braidot scatenato, (nella foto della homepage con la Lechner e sotto in azione), tornato a vestire il tricolore dopo 6 anni. Guardando la gara, la sensazione però è stata incoraggiante per entrambi, soprattutto in proiezione di quei pochi appuntamenti internazionali rimasti in calendario. Braidot ha fatto la differenza già al secondo giro, finendo con 1’14” sul rivale, terzo gradino del podio per un rimontante Fabian Rabensteiner (Trek Pirelli) sempre più a suo agio nelle vesti di crossista, a 1’59” profittando anche di una caduta occorsa a Mirko Tabacchi (KTM Protek Dama), staccato di 2’20”.

Nella gara femminile bel duello fra Eva Lechner e Martina Berta: la piemontese della Torpado Ursus, rimasta ai margini dell’attività fino alla rassegna tricolore, ha dimostrato inizialmente che aveva ben lavorato in allenamento, resistendo fino al terzo giro quando l’altoatesina l’ha sorpassata andando a vincere con 2’06” sulla più giovane rivale, vendicando così la sconfitta dello scorso anno. Un sapore speciale ha avuto il terzo posto di Chiara Teocchi (Santa Cruz FSA), due soli mesi dopo il delicato intervento chirurgico subìto al cuore. Un recupero allo sport di una ragazza apprezzata da tutti. Per la Lechner è il decimo titolo italiano solo fra le Elite.

Un altro recupero importante per il settore è quello di Marika Tovo (KTM Protek Dama) nuova campionessa italiana Under 23, dopo l’intera stagione scorsa persa per un brutto infortunio che l’ha portata a un passo dal ritiro. La Tovo, già sul podio mondiale, può rappresentare il domani della specialità con la Berta, intanto si fregia del titolo tricolore al termine di una bella sfida con Giorgia Marchet (Team Rudy Project) vincitrice lo scorso anno e finita a 49”.

CAMPIONI ITALIANI
Uomini
Junior: Matteo Siffredi (Scott Libarna)
U23: Juri Zanotti (KTM Protek Dama)
Elite: Luca Braidot (Carabinieri)
ELMT: Matteo Valsecchi (Team Spacebikes)
M1: Riccardo Panizza (Team Comobike)
M2: Michele Righetti (Team Bertasi)
M3: Mirco Balducci (Gc Tondi Sport)
M4: Thomas Piazza (Saltos Mountain Xtream)
M5: Fabrizio Pezzi (Team Errepi)
M6: Roberto Redaelli (Team Spacebikes)
M7: Claudio Zanotelli (Team Bike Rocks)
M8: Massimo Burzi (CIcli Taddei)
Donne
Junior: Nicole Pesse (RDR Italia)
U23: Marika Tovo (KTM Protek Dama)
Elite: Eva Lechner (Trinx Factory)
EWS: Federica Sesenna (Lugagnano Off Road)
W1: Monica Petruccioli (Gs Poppi BP Motion)
W2: Lorena Zocca (Sc Barbieri)
W3: Paola Bonacina (Pavan Free Bike)
E-bike
Open: Marco Aurelio Fontana (Focus Scuderia Fontana)
MF2: Roberto Fabbri (Team Errepi)
MF3: Carmine Del Riccio (Sunshine Racers)
MF4: Stefano Panicucci (Cicli Taddei)
WF1: Elisabetta Borgia (Focus Scuderia Fontana)

Credito foto: newspower.it – federciclismo