A Potenza vince Bouwman grazie a Dumoulin

In sede di presentazione si era detto che la sesta tappa con arrivo a Potenza era adatta alle fughe e così è stato. I big hanno continuato in quella melina che li sta caratterizzando dall’Etna in poi, ma è anche logico che sia così. Le squadre che puntano alla rosa sono rimaste però attente e vigili, soprattutto considerando che la fuga di giornata era chiamata a rilanciare un po’ le quotazioni della Jumbo Visma, messa a terra proprio sulla montagna siciliana. Alla fine, se da una parte il bottino di classifica è stato inferiore alle attese, dall’altra la formazione belga porta comunque a casa il successo con Koen Bouwman.

La lunga teoria di km, chiamati via via a fare selezione nel gruppo, alla fine aveva visto Bouwman e Dumoulin rimasti nel quartetto di testa, insieme a un altro olandese Bauke Mollema (Trek Segafredo) e a Davide Formolo (Uae Team Emirates). Dumoulin non aveva tante energie a disposizione, infatti gli scatti a ripetizione dei rivali lo avevano un po’ fiaccato e aveva perso contatto, ma è riuscito a riagganciarsi giusto il tempo di tirare gli ultimi due km in favore del compagno di squadra, che ha sfruttato il rettilineo in salita per partire lungo e resistere al ritorno di Mollema e Formolo. Dietro Dumoulin alzava le braccia: la strategia ha funzionato, certo la Jumbo Visma era partita con altre intenzioni, ma intanto entrambi gli arancioni riguadagnano più di due minuti e mezzo e poi, almeno un successo parziale è arrivato.

La maglia rosa rimane sulle spalle di Juan Pedro Lopez che però ha faticato non poco per difenderla, chiudendo nel gruppo – in verità abbastanza ridotto – nelle ultime posizioni. La sensazione è che se Kamna, il tedesco staccato di 38” volesse provare a prendere il simbolo del primato potrebbe anche riuscirci, ma ne varrebbe la pena?

LA TAPPA DI DOMANI

Partenza e arrivo a Napoli per la frazione tutta campana del Giro, lunga 153 km senza grandi salite ma nel complesso sufficientemente mossa per poter lanciare altri coraggiosi alla ribalta. Difficile prevedere il suo esito, perché le squadre dei velocisti, per garantire la volata generale, dovranno lavorare non poco. Attenzione allora a ruote veloci ma anche inventive, come possono essere Mathieu Van Der Poel (Alpecin Fenix) o Biniam Girmay (Intermarché Wanty Gobert) mentre in chiave italiana potrebbe essere un buon trampolino di lancio per Fabio Ulissi (Uae Team Emirates).

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