Lotto Soudal, Ewan guida un gruppo di pirati

Che squadra è la Lotto Soudal, a che cosa punta? Guardando il roster della formazione belga, si sarebbe portati a pensare che non sia una formazione di prima fascia, eppure quando a fine anno si va a guardare quel che si è fatto, si scopre che un cospicuo bottino di vittorie è sempre arrivato. La gestione del team è molto attenta ed è fortemente orientata verso la raccolta di successi parziali, senza troppi fronzoli. L’importante è apparire sul podio.

Certo, quando hai in squadra un velocista come Caleb Ewan, è tutto un po’ più facile e la squadra è fortemente dedicata a lui. Almeno due grandi giri sono nei programmi dell’australiano (sempre solleticato però dall’idea di conquistare almeno una tappa in tutti e tre nello stesso anno, magari ricorrendo alla brutta pratica del ritiro anticipato…) e intorno a lui è costruito un treno in grado di pilotarlo nella posizione giusta nelle fasi finali di ogni corsa, ma la Lotto Soudal è anche qualcosa in più.

Analizzando le stagioni passate, si scopre infatti che una delle caratteristiche del team è quella di andare a caccia di successi partendo da lontano o con azioni di forza nel finale. In questo sicuramente il carisma e la storia di Philippe Gilbert, al suo ultimo anno in carovana, ha un certo peso, ma gente come Thomas De Gendt e Tim Wellens ha dimostrato più volte che con i tempi giusti la tattica può essere vincente. Oltretutto anche le nuove leve si orientano in tal senso e in una delle prime corse a tappe del nuovo anno, il Saudi Tour, il giovanissimo Maxim Van Gils, prodotto del vivaio della Lotto Soudal, ha sbaragliato la concorrenza proprio con un colpo di mano da lontano.

La squadra belga è solita agire poco sul mercato, privilegiando i prodotti provenienti dal suo Development Team. Ha sicuramente un certo impatto sugli equilibri della squadra l’arrivo di Michael Schwarzmann e Rudiger Selig dalla Bora Hansgrohe, corridori (soprattutto il primo) in grado di aumentare il peso specifico della formazione soprattutto nelle brevi corse a tappe. Dalla Qhubeka è invece arrivato il primatista dell’ora, Victor Campenaerts, a dare corpo al team nelle prove a cronometro. A ben guardare, quel che manca è un uomo di classifica nei grandi giri, ma non è una dimenticanza, è una precisa scelta, dettata dagli impossibili costi da sostenere per acquisire una delle stelle contemporanee e dalla volontà di cercare altri spazi vincenti.

Credito foto homepage: Facepeeters/Lotto Soudal – lottosoudal.be