La settimana di gare in giro per il mondo ha confermato il trend estremamente positivo per il ciclismo italiano. Continuano ad arrivare successi e soprattutto si mettono in luce quei talenti che da tanto stiamo aspettando. Ha un grande valore, ad esempio, la prima vittoria da professionista di Alessandro Covi (Uae Team Emirates), sul quale in tanti sono pronti a giurare a cominciare dallo stesso team, che ha investito molta fiducia su di lui. Alla Vuelta Ciclista la Region de Murcia Costa Calida Covi ha finalizzato al meglio il lavoro della squadra con uno splendido colpo di mano nelle battute finali, ad anticipare lo sprint del gruppo regolato dal compagno di squadra Matteo Trentin, decisivo nel finalizzare al meglio la sua azione. L’Italia potrebbe aver trovato un nuovo nome per le classiche, ma diamogli tempo per crescere.

Risultati di spicco anche al Tour of Provence, gara a tappe francese vinta da Nairo Quintana, il colombiano dell’Arkea Samsic capace di una bellissima azione nell’ultima tappa a ribaltare la classifica generale, chiusa con 27” sul campione del mondo Julian Alaphilippe (Quick Step Alpha Vinyl). In Francia si sono fatti vedere in particolare Elia Viviani, al suo primo successo in maglia Ineos Grenadiers e Filippo Ganna, il suo compagno di squadra non solo dominatore a cronometro, ma capace addirittura di emergere in volata (terzo nella tappa vinta dall’emergente francese Bryan Coquard della Cofidis) e pronto a lottare per la vittoria finale, se non fosse stato squalificato nell’ultima tappa per cambio irregolare di bici. E dalle sue parole emerge come l’olimpionico del quartetto su pista stia facendo un pensierino a due classiche che sembrano adattarsi perfettamente alle sue caratteristiche: Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix.

In Turchia, al Tour of Antalya, sfida da bilancio pari fra Matteo Malucelli (Gazprom Rusvelo) e Jakub Mareczko (Alpecin Fenix), una vittoria a testa ed è piaciuto molto anche Alessandro Fedeli (Gazprom Rusvelo), alla fine secondo per soli 4” dietro il danese Jacob Hindsgaul, ennesimo prodotto della Uno-X, squadra norvegese che sta mettendo in mostra tanti nomi nuovi e soprattutto scalatori alti e filiformi che stanno riscrivendo i canoni classici della tipologia di corridore.

A ben guardare, all’appello è mancato solo Giacomo Nizzolo (Israel Premier Tech) che nella Clasica de Almeria vinta lo scorso anno si è dovuto accontentare della terza piazza, nella prova vinta dal veterano norvegese Alexander Kristoff (Intermarché Wanty Gobert) davanti al francese Nacer Bouhanni (Arkea Samsic), ma la sensazione è che presto verrà anche il suo momento. Intanto da domenica prossima si comincia a correre per il WorldTour, con la prima tappa dell’Uae Tour dov’è atteso il primo squillo del n°1 Tadej Pogacar, chiamato a onorare la gara principe per il suo team.

Credito foto homepage: Uae Team Emirates