Pogacar ma non solo…

Se si pensasse che l’Uae Team Emirates sia una squadra votata completamente a Tadej Pogacar si commetterebbe un grave errore. Certo, lo sloveno è il numero 1 al mondo e le sue ambizioni per il nuovo anno sono estremamente alte, considerando che punta forte al tris al Tour, vuole partecipare alla Vuelta questa volta non per semplice presenza e ha già annunciato la sua partecipazione a ben 4 Classiche Monumento (Sanremo, Fiandre, Liegi e Lombardia). Un programma molto ricco, ma in casa araba hanno anche fatto un po’ di conti.

Il pensiero dei dirigenti del team è che al ciclismo d’oggi non si può puntare su un solo corridore e quindi in sede di ciclomercato si è pensato a due direzioni distinte: la prima è stata quella di fornire a Pogacar una batteria di compagni d’avventura più forte e qualificata che in passato, per prevenire il rischio, soprattutto al Tour, di vederlo combattere da solo contro corazzate come Jumbo Visma e Ineos. Per due volte ne è uscito vincitore, ma la storia di Davide contro Golia non può ripetersi all’infinito…

La seconda è stata quella di fornire valide alternative, in modo che il team possa essere protagonista anche quando Pogacar non ci sarà. Ecco quindi che arriva il portoghese Joao Almeida con il chiaro proposito di andare a caccia della maglia rosa, anche se al Giro ci saranno pochissimi km a cronometro che al lusitano avrebbero fatto molto comodo. Poi arriva il tedesco Pascal Ackermann, una delle ruote più veloci al mondo, in grado di trionfare nelle tappe del Tour come anche in alcune classiche adatte alle sue caratteristiche. E inoltre attenzione anche agli spagnoli Marco Soler e Juan Ayuso: il primo arriva dalla Movistar col dente avvelenato e può davvero cogliere molti traguardi nelle prove a tappe medio-brevi, il secondo è forse il più fulgido talento dell’ultima nidiata di neo pro’, tanto che in allenamento ha fatto vedere i sorci verdi in allenamento anche a Pogacar.

La squadra araba continua ad avere una forte presenza italiana (non va dimenticato che è la diretta emanazione della vecchia Lampre). Nelle classiche, accanto a Pogacar (e in qualche caso anche come primo capitano) agirà Matteo Trentin, che in quest’inverno ha lavorato specificamente per ritrovare lo spunto veloce che gli è mancato nelle ultime due stagioni. Diego Ulissi continua ad essere un corridore che per talento potrebbe vincere più di quel che realmente ha fatto in carriera, ma un’occhiata particolare la merita Alessandro Covi, giovanissimo talento sul quale Saronni, uno dei proprietari della squadra, è pronto a scommettere. Tant’è che il suo contratto scadrà nel 2024, e ciò significa che negli Emirati credono molto in lui…

Credito foto homepage: Uae Team Emirates