Van Aert, rientro da dominatore a Boom

Doveva essere il weekend della tappa di Coppa del Mondo ad Anversa, ma la recrudescenza della pandemia ha talmente spaventato gli organizzatori da spingerli all’annullamento ancor prima della diffusione della variante Omicron. Curiosamente, non altrettanto hanno fatto quelli della tappa del Superprestige di Boom, prevista per sabato, e il loro coraggio è stato premiato non solo dallo spettacolo offerto dai corridori su un tracciato estremamente fangoso e rivelatosi molto scivoloso, ma anche dall’eco destata dalla vittoria di Wout Van Aert al suo rientro.

L’ex campione del mondo era attesissimo al via, ma la lunga lontananza dalle gare lo aveva fatto retrocedere nel ranking al punto che il corridore della Lotto Soudal è stato costretto a partire dalla terza fila. Proprio questo fattore ha reso la sua superiorità sugli altri ancora più impressionante: capace di volare dove gli altri mettevano piede a terra, perfetto nella guida (salvo uno scivolone nel finale a gara ampiamente conquistata), quando ha ammesso che soprattutto mentalmente la stanchezza aveva preso il sopravvento, Van Aert ha dominato in maniera quasi imbarazzante, tagliando il traguardo con 1’40” sul connazionale Toon Aerts (unico a cercare di contrastarlo) e 1’48” sull’olandese campione d’Europa Lars Van Der Haar. 

Van Aert, reduce da una stagione contraddittoria, con tante vittorie ma anche con secondi posti che gli hanno fatto male, dall’Olimpiade ai Mondiali a cronometro di Leuven, ha dimostrato che la distanza fra i “tre tenori” e gli altri è siderale. A Boom, a proposito dei tre dominatori, c’era anche Tom Pidcock, ma già alla vigilia dal suo entourage trasparivano dichiarazioni che invitavano alla prudenza, perché il britannico ha bisogno di più tempo per raggiungere la miglior forma. In gara l’olimpionico di Mtb ha mostrato qualche incertezza di guida, ma ha comunque chiuso in settima posizione, a 2’13” dal belga.

A Vermiglio, nella tappa italiana di Coppa del Mondo, la partita si riaprirà domenica, con un elemento inconsueto a influire sulla sfida: la neve. Raramente si è gareggiato su un manto completamente bianco e gli organizzatori promettono che le gare si svolgeranno su una pista da sci di fondo, completamente levigata. Molto influirà il clima, per capire se quel manto bianco almeno in qualche punto si trasformerà in ghiaccio o fango. I due ci saranno, mentre per Van Der Poel bisognerà attendere un’altra settimana avendo programmato il suo rientro a Rucphen il 19, per poi sfidare i due il 26 a Dendermonde in quello che è già stato annunciato come il “match of the year”.

Tornando alla gara di Boom, fra le donne continua il dominio stagionale di Lucinda Brand, che ha inflitto 37” alla giovane Inge Van Der Heijden e 43” a Denise Betsema per il solito podio tutto arancione. Vanno però sottolineati il 4° posto della sempre più convincente canadese Maghalie Rochette e soprattutto il 9° della britannica Zoe Backstedt, campionessa europea di ciclocross e mondiale su strada fra le junior, già vicina più che mai alle big della massima categoria.

Credito foto homepage: Cyclingnews