Titolo a Colledani, ma Braidot impressiona

Avevano un valore particolare, i Campionati Italiani disputati nell’ultimo fine settimana a Bielmonte (TO) perché costituivano l’ultimo test agonistico per i ragazzi prescelti per la trasferta olimpica. I risultati alla fin fine hanno confermato le scelte del Ct Celestino, ma se da una parte i friulani Colledani e Braidot hanno dimostrato di essere quantomeno vicini all’apice di forma, dall’altra restano le perplessità su Kerschbaumer, finito quinto anche a causa di una foratura, ma mai apparso in grado di lottare per la vittoria.

Vittoria che ha premiato Nadir Colledani (Mmr Factory), grazie anche a ben due forature che hanno colpito Luca Braidot (Santa Cruz Fsa) davvero furibondo al traguardo ma conscio, soprattutto vedendo il tempo realizzato nell’ultimo giro, che gareggerà a Tokyo con la miglior condizione mai raggiunta e chissà che il fato non lo ripaghi di tante sfortune raccolte negli ultimi anni. Colledani ha chiuso con 26” su Luca Braidot e 1’43” su Daniele Braidot (Carabinieri) per un podio tutto friulano, quarto Alessio Agostinelli (KTM Protek Elettrosystem) a 4’11” e quinto Kerschi (Specialized) a 4’54”.

Nella gara femminile successo numero 11 da Elite per Eva Lechner (Trinx) emersa nella seconda parte di gara per andare a riprendere Martina Berta (Esercito) alla fine solo terza. E’ proprio il fatto di essere emersa alla lunga che dà fiducia alla vicecampionessa mondiale, pronta a lottare a Tokyo almeno per un posto nella Top 10. Molto bene è andata Marika Tovo (KTM Protek Elettrosystem) alla sua prima esperienza ds Elite, finita a soli 12” dalla Lechner, terza come detto la Berta a 1’07”.

Nelle altre categorie assolute un cenno speciale lo merita Juri Zanotti, primo fra gli U23 (terzo titolo per il corridore della KTM Protek Elettrosystem), che dopo 5 giri, confrontando la sua gara con quella degli Elite più lunga di una tornata, sarebbe stato terzo. Zanotti ha avuto ragione di Simone Avondetto (Trek Pirelli) per 31” e di Andreas Emanuele Vittone, suo compagno di colori, per 2’32”, ma la sensazione è che abbiamo tre ragazzi che alle prossime rassegne titolate potranno davvero giocare un ruolo importante. Fra le pari età prima Giada Specia (KTM Protek Elettrosystem), mentre i titoli junior sono andati rispettivamente a Yannick Parisi (Cicli Lucchini) e a Sara Cortinovis (Four Es).

DOLOMITI SUPERBIKE, GIALLO FRA LE DONNE

Quando in calendario c’è la Dolomiti Superbike, poche altre Granfondo scelgono di convivere nello stesso weekend, è un po’ quello che succede su strada per la Maratona dles Dolomites. Considerando poi che nello stesso fine settimana erano previsti anche i Campionati Italiani di cross country, il numero di gare  concentrate alla domenica è stato anche abbastanza ricco. Iniziamo però dalla classicissima di Villabassa (BZ), che ha portato in Alto Adige tutto il meglio della Mtb internazionale per la sua 26esima edizione. Una gara ricca di colpi di scena disseminati lungo i suoi 123 km per 3.400 metri di dislivello. La lunghezza ha portato i big a fare inizialmente gara di conserva, tanto che per la prima parte si è formato un gruppo di 13 corridori con tutti i migliori. La selezione è arrivata  si Monte Elmo (quota 1.945) dove sono stati il colombiano Paez (Giant-Liv Polimedical) e il ceko Stosek (Canyon Northwave) a prendere l’iniziativa, inseguiti a poca distanza da Ragnoli (Scott) e Ferreira (DMT Marconi). A metà gara si è però ricongiunto il gruppo dei migliori, così la gara si è decisa sull’ascesa finale di Prato Piazza (2.103 metri), dove l’iridato Paez ha fatto la differenza, andando a vincere in 4h40’32” con 51” su Martin Stosek e il connazionale e compagno di colori Diego Alfonso Arias Cuervo, quarto il campione europeo, il tedesco Andreas Seewald (Canyon Northwave) a 1’27”. Per trovare il primo italiano bisogna scendere all’ottavo posto, con Fabian Rabensteiner (Trek Pirelli) a 2’03”.

Epilogo cambiato dalla giuria nella gara femminile, dove Annabella Stropparo (Tek Series) che aveva dominato la corsa è stata retrocessa al secondo posto perché avrebbe sfruttato la scia di concorrenti maschi. Vittoria quindi per la svizzera Ariane Luthi (RC Steffisburg) in 5h43’16” con 1’57” sulla Stropparo penalizzata di 5’, terza a 7’43” la lituana Katazina Sosna (Torpado Sudtirol). Sui 60 km per 1.570 metri prima posizione per Nicola Taffarel (Wilier 7C Force) che in 2h19’08” ha preceduto in una volata a 4 Zaccaria Toccoli (Team Todesco), Giuseppe Panariello (New Bike 2008) e Klaus Fontana (Torpado Sudtirol). Prima donna Anna Oberparleitner (RH Racing Kronplatzking) in 2h38’28”, alle sue spalle Thea Schwingshackl (Team Futura) a 14’00” e Anna Urban (POL/Bmc Poland) a 19’24”. ARRIVATI: 2.236

Veniamo alle prove della domenica: ad Attimis (UD) nuova prova del circuito Friuli Mtb Challenge con il ritorno della Marathon per Haiti, alla sua 15esima edizione su 40 km per 1.130 metri di dislivello. A spuntarla è stato Diego Cargnelutti (Sportway Cycling Team) che in 1h54’03” ha staccato di 4’42” Tomaz Cefuta (Eppinger Team) e di 5’30” l’ungherese Benjamin Wayer (Ki.Co.Sys Team). La gara femminile ha premiato Patrizia Romanello (Torpado Sudtirol) in 2h28’33” con 7’59” su Daniela Toros (Spezzotto Bike Team) e 8’51” su Romina Ciprian (Cycle Lab). ARRIVATI: 165

Appuntamento per la “Mtb-Sui Sentieri del Fumaiolo”, in programma a Balze di Verghereto (FC), gara che oltre a far parte dei circuiti Italian 6 Races, Romagna Bike Cup e Gessi & Calanchi assegnava i titoli nazionali Uisp. Sui 37,4 km per del percorso, per un dislivello di 1.440 metri, il migliore è stato Emanuele Bucci (Frecce Rosse Rimini) che in 2h05’34” ha prevalso per 1’37” su Giacomo Sbrocca (Zero e Mezzo Racing) e per 4’49” su Nicola Corsetti (Gs Avis Pratovecchio). In campo femminile prima Valeria Bartolini (Bombardier) che in 3h04’38” ha preceduto di 1’03” Laura Papi (Cavallino Specialized) e di 2’13” Marta Maccherozzi (Kilometrozero). ARRIVATI: 281

Prosegue il Giro di Campania Offroad. Domenica quarta edizione del Trofeo Mtb Lago Laceno, a Bagnoli Irpino (AV) su 44,5 km per 1.530 metri di dislivello. Prima posizione per Luigi Ferritto (Team Giannini) in 2h10’15” con 2’59” su Davide Giorgini (Cycling Cafè) e 5’40” su Giuseppe Della Rocca (Cicloo Carbonari Bikers), stessa società della vincitrice della gara femminile, Patrizia Tropiano che in 3h22’50” ha staccato di 22’07” la russa Oksana Chornomorets Bike Sport Team) e di 30’29” Eleonora Valluzzi (Loco Bikers). Nel percorso medio di 30,5 km per 1.030 metri doppietta della Cicloo Carbonari Bikers con Pasquale Amato primo in 1h38’59” davanti a Paolo Russo, terzo a 2’43” Gabriele D’Amora (Barracuda Bike). Unica donna al traguardo Concetta Costagliola (Mtbfan) in 2h52’50”. ARRIVATI: 136

A Scillato (PA) è tornata la Granfondo delle Madonie, alla sua sesta edizione, gara della Coppa Sicilia Fci e del Campionato regionale Csi. Sui 41 km del percorso con 1.500 metri di dislivello il migliore è stato Giuseppe Di Salvo (GDS Team Competition) in 2h01’47”, a 5’54” è giunto Pierpaolo Ficara (Sapura Cycling Team) e a 8’39” il compagno di colori del vincitore Giuseppe Oddo. Prima donna Savina Nitti (GDS Team Competition) in 3h10’40”, alle sue spalle Anna Schiavo (Montepellegrino Special Team) a 5’08” e Anna Musciotto (Himera Bike) a 8’47”. ARRIVATI: 170

Sendrgrid, foto di Colledani ai Tricolori (credito Alessandro Billiani/Trevisomtb) e Paez alla Dolomiti Superbike (foto organizzatori)

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