Due corse in una, com’era presumibile per la tappa fino a Bagno di Romagna: davanti chi puntava alla vittoria parziale, dietro il controllo spietato della Ineos per la maglia rosa Bernal. Eppure di cose ne sono successe, a cominciare dal secondo successo italiano grazie ad Andrea Vendrame (AG2RCitroen). Lo spettacolo della lotta per il successo che ha coinvolto ottimi corridori, finora delusi, come il neozelandese Bennett (Jumbo Visma) che uscito di classifica voleva almeno consolarsi con un centro parziale. Invece nel finale si è messo a battibeccare con Gianluca Brambilla (Trek Segafredo) col risultato per entrambi di farsi scappare gli altri due ultimi rimasti della fuga di giornata: l’australiano Hamilton e Vendrame, con quest’ultimo bravo a controllare l’avversario in volata, centrando un successo che cercava da tempo.
Chi è Vendrame? È uno dei tanti italiani che, se avessero più spazio e fiducia nel proprio team, potrebbero vincere molto di più. Lui come Fabbro, Masnada e altri, senza scomodare Ganna, espressioni di un ciclismo italiano sul quale nessuno scommette più…
La tappa romagnola non è vissuta però solo sulla solita fuga iniziale (la sesta andata a buon fine), dietro sembrava tutto tranquillo, ma all’improvviso nel finale Vincenzo Nibali si è inventato un’azione delle sue, intrisa di fantasia, attaccando con Ciccone. È stato sinceramente bellissimo vederli così attivi, con la Ineos che lasciava fare (poca considerazione?) e gli altri team presi alla sprovvista. Poi il gruppo li ha ripresi, ma l’immagine fornita è una iniezione di fiducia per il duo tricolore in vista delle montagne.

LA TAPPA DI DOMANI

Altra tappa celebrativa al Giro d’Italia, questa volta dedicata a Dante, da Ravenna (sede della sua tomba) a Verona (che ospitò il suo esilio da Firenze) attraverso 198 km completamente pianeggianti. La costruzione della tappa dice che è ideale per una volata di gruppo, abbiamo visto però, nel corso di queste giornate come le fughe a lunga gittata abbiano una buona probabilità di riuscire, ma appare davvero difficile pensare che questa volta i treni rimasti si facciano sfuggire l’occasione. Già i treni rimasti: tanti i ritiri eccellenti tra i velocisti, è davvero uno spazio aperto per i nostri Viviani (Cofidis) e Nizzolo (Qhubeka Assos) ma attenzione perché in gruppo c’è un altro leone ferito: è Dylan Groenewegen (Jumbo Visma) che non vuole andare via dal Giro senza uno “scalpo” prestigioso…

CLASSIFICA GENERALE

1 Egan Bernal (COL-Ineos Grenadiers)
2 Alexandr Vlasov (RUS-Astana) a 45”
3 Damiano Caruso (ITA-Bahrain Victorious) a 1’12”

LE MAGLIE

Maglia rosa (classifica generale): Egan Bernal (COL-Ineos Grenadiers)
Maglia ciclamino (classifica a punti): Peter Sagan (SVK-Bora Hansgrohe)
Maglia azzurra (classifica del GPM): Geoffrey Bouchard (FRA-AG2R Citroen)
Maglia bianca (classifica dei giovani): Egan Bernal (COL-Ineos Grenadiers)

Credito: www.facebook.com/andrea.vendrame.585