Una vittoria di squadra. Il trionfo di Peter Sagan a Foligno è il trionfo di tutta la Bora Hansgrohe, che ha corso in maniera perfetta, iniziando a lavorare già nel cuore della frazione, attraverso un forcing che via via ha messo fuori gioco molti papabili per la volata come Dylan Groenewegen (Jumbo Visma), Tim Merlier (Alpecin Fenix) e il campione d’Europa Giacomo Nizzolo (Qhubeka Assos). Era chiaro a quel punto come il tre volte campione del mondo avesse identificato nel traguardo umbro uno dei suoi obiettivi di questo Giro e la costruzione della volata è stata perfetta.

Sagan non ha neanche avuto bisogno di seguire il suo luogotenente Daniel Oss. L’impostazione dello sprint è stata molto confusa, con la Cofidis di Viviani ridotta al solo Consonni che presto ha perso la ruota del capitano rimasto bloccato nel gruppo. Il pericolo maggiore era a quel punto Fernando Gaviria (Uae Team Emirates) lanciato da Molano, ma Sagan si è messo di mezzo e nel rettilineo conclusivo ha espresso tutta la sua potenza senza essere minimamente impensierito.

Per lo slovacco è la seconda vittoria al Giro, dopo quella di Civitanova Marche del 2020, allora per distacco. Per Gaviria un secondo posto neanche tanto amaro, terzo ancora Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation) confermatosi protagonista. Sagan si issa così in testa alla classifica a punti, altro suo target in questa edizione del Giro. Intanto, nella lotta per la conquista della classifica, Bernal (INeos Grenadiers) e Evenepoel (Deceuninck Quick Step) lungi dall’interpretare la tappa come un puro trasferimento si sono punzecchiati in un traguardo volante, con il belga che ha guadagnato 2” e la maglia rosa 1”. A dimostrazione di quanto siano attentissimi ad ogni occasione, sapendo che la corsa si potrebbe decidere davvero sul filo dei secondi.

Il Giro celebra la sua prima giornata di riposo, utile per ricaricare le batterie e soprattutto preparare le strategie per il fine settimana, quando inizierà la serie dei tapponi alpini che decideranno la corsa. Un’annotazione a margine: si è visto in corsa Nibali scortare Ciccone, come un vero luogotenente: chissà che l’esperienza dello Squalo non sia una carta in più per il giovane della Trek Segafredo…

CLASSIFICA GENERALE
1. Egan Bernal (COL-INeos Grenadiers)
2. Remco Evenepoel (BEL-Deceuninck Quick Step) a 14”
3. Alexandr Vlasov (RUS-Astana) a 22”

LE MAGLIE
Maglia Rosa (classifica generale): Egan Bernal (COL-Ineos Grenadiers)
Maglia ciclamino (classifica a punti): Peter Sagan (SVK-Bora Hansgrohe)
Maglia azzurra (classifica GPM): Geoffrey Bouchard (FRA-AG2R Citroen)
Maglia bianca (classifica dei giovani): Egan Bernal (COL-Ineos Grenadiers)

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