Coppa del Mondo XCO: la prima è per i biker puri…

Come interpretare la “prima” di Coppa del Mondo ad Albstadt? Tutti attendevano il ritorno in Mtb dei due fenomeni Van der Poel e Pidcock, protagonisti assoluti della Campagna del Nord su strada, alla fine hanno prevalso gli specialisti puri, ma resta la sensazione che i due abbiano molto da dire in sella alle loro Mtb, sin dalla prossima domenica a Nove Mesto (CZE). Nel tempio tedesco i due non hanno vinto, è vero, ma solo perché serve il tempo necessario per riadattarsi alle ruote grasse: in fin dei conti Van Der Poel torna con un successo pieno nello short track e un 7° posto finale, Pidcock con una rimonta gigantesca, partito oltre la centesima posizione ha chiuso quinto a soli 29” dal vincitore Koretzky.

Già, perché a vincere è stato uno degli outsider della vigilia, il francese della KMC Orbea capace di mettere la museruola nel finale al sommo Nino Schurter (Scott Sram) quando il campionissimo elvetico era ormai sicuro di avere vinto. Il momento decisivo della corsa è stato nell’ultima tornata quando Schurter, accortosi che l’altro elvetico Mathias Fluckiger (Thomus RN Swiss Bike) aveva problemi al telescopico, ha attaccato convinto di fare il vuoto, ma Koretzky gli è rimasto incollato imboccando in testa l’ultima curva, vincendo con 2” sul campione d’Europa e 23” su Fluckiger. Quarto il ceko Ondrej Cink (Kross Orlen), risorto dopo la breve esperienza tra i pro su strada, a 29” e quinto lo straordinario Pidcock (Ineos Grenadiers) a 29”. In casa italiana positiva prova per Gerhard Kerschbaumer (Specialized), partito circospetto ma autore di una bella rimonta per chiudere 14° a 2’30”, 22° Nadir Colledani (Mmr Factory) a 3’17”.

Se dovessimo giudicare le gare di Albstadt in chiave olimpica, i segnali più chiari sono arrivati dalla prova femminile, dove la campionessa mondiale U23 Loana Lecomte (Massi) ha confermato quanto si era visto agli Internazionali d’Italia di Nalles staccando tutte sin dal via. Le francesi hanno fatto doppietta e anche questo è un segnale pesante: dietro la Lecomte ha chiuso l’iridata Pauline Ferrand Prevot (Absolute Absalon) a 53”, terza la giovane americana Haley Batten (Trinity) a 1’15”. Prova finalmente positiva per Eva Lechner (Trinx Factory) che ha sfiorato la Top 10 chiudendo a 3’11”, ma in chiave italiana il segnale principale è che in classifica ci sono ben 5 ragazze: erano tantissimi anni che non si riscontrava un numero così elevato.

In Italia: un iridato alla Costa degli Etruschi Epic

Poche gare ma di spessore nel calendario delle Granfondo italiane: c’era grande attesa innanzitutto per la 22esima edizione della Costa degli Etruschi Epic, che oltre a far parte di circuiti quali Rampitek, Coppa Toscana Mtb e Five Crowns Mtb è ormai parte integrante del calendario internazionale Uci. Due i percorsi in programma, ma il principale era quello da 72,4 km per 2.000 metri di dislivello, dove i portacolori colombiani della Giant Liv Polimedical hanno fatto la differenza. Vedere arrivare un campione del mondo primo al traguardo è una gratificazione non da poco per gli organizzatori: il successo è infatti andato a Leonardo Paez, che in 2h49’39” ha prevalso per soli 2” su Diego Alfonso Arias Cuervo, terza posizione per Tony Longo (Soudal Leecougan) a 30”. In campo femminile primato per la lituana Katazina Sosna (Torpado Sudtirol) che in 3h21’16” ha staccato di 6’35” la triathleta Sandra Mairhofer (Pedale Leynicese), e di 9’35” Serena Calvetti (Team Todesco). Sui 47,5 km per 900 metri prima piazza per Christian Brocchi (Gs Avis Pratovecchio) che in 1h54’19” ha battuto in volata Marco Pastacaldi (Infinity) e Andrea Volpe (Mtb Race Subbiano). Fra le donne prima Pamela Rinaldi (Ciclissimo Bike Team) in 2h11’00”, alle sue spalle Chiara Vernaccini (Livorno Team Bike) a 9’27” e Cecilia Negra (Bike & Fun) a 9’45”. Classificati in totale in 676.

L’albo d’oro della Granfondo del Monte Calvo diventa internazionale, grazie al belga Wout Alleman (DMT Racing) che onora in pieno il pronostico aggiudicandosi la 13esima edizione della manifestazione di mountain bike di Amaseno (FR), valida per il circuito Terre Ciociare Mtb. Il giovane specialista belga ha dominato i 45 km per 1.490 metri di dislivello, facendo fermare i cronometri sul tempo di 2h02’45” in una giornata molto calda, precedendo di 3’35” Alessio Agostinelli (KTM Protek Elettrosystem) e Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli) classificatisi nell’ordine dopo lo sprint. Distacchi molto pronunciati, anzi ancor di più, nella gara femminile andata ad Angela Campanari (Superbike Bravi) in 2h42’01” con 37’56” su Sabrina Di Lorenzo (Pro Bike) e 42’08” su Simona Cianchella (Ma.An.Rt). I classificati sono stati 349.

A Mineo (CT) edizione numero 15 per la Granfondo dei Colli Eolici, inserita nei circuiti Coppa Sicilia Mtb, Campionato Italiano Fondo Centro Sud Acsi, Mediterranea Mtb Challenge, Ibleachampionship e Campionato Provinciale Mtb. 45 i km da percorrere per 1.350 metri di dislivello, con successo finale per Giuseppe Diu Salvo (GDS Team Competition) che in 1h44’11” ha lasciato a 5” Emanuele Spica (Team Race Mountain) e a 14” Mirko Farnisi (Special Bikers Elios Team). A Elizabeth Simpson (Mongibello Mtb) la prova femminile in 2h22’39”, alle sue spalle la compagna di colori Gesualda Sinardo a 1’04” e Danila Venturella (Finestrelle Bikers) a 24’52”. Al traguardo in 309.

Nel cross country prova nazionale a Latisana (UD) per la prima edizione della Timent XC CrossRiver, con ben 380 partecipanti. Il migliore in assoluto è risultato Federico Tauceri (360 Mtb) che si è aggiudicato la categoria Open in 1h23’25”, battendo di 49” colui che era considerato un po’ il favorito della vigilia, Rafael Visinelli (Acido Lattico Team), preceduto però anche da Daniel Pozzecco (Eppinger Team), atleta appartenente alla categoria M1. Terzo posto sul podio nella prova Open per Roman Vantaggiato (Velociraptors) con lo stesso tempo di Visinelli. In campo femminile gara appassionante, risolta nelle ultime battute a favore di Lucrezia Braida (Team Rudy Project) vice campionessa italiana nel 2020 e al suo primo anno junior, che in 1h35’32” ha prevalso per soli 5” su Elena Lazzarin (Gs Porto Viro) e per 10” su Lisa Canciani (DP66 Giant SMP), terza anche agli ultimi Campionati Italiani di ciclocross.

Credito foto: Organizzatori