Ad Andora è una festa tutta svizzera. Orvieto inaugura stagione GF

Primo atto degli Internazionali d’Italia, ad Andora si sono presentati al via molti dei grandi della Mtb internazionale e per l’Italia ci sono stati pochi motivi per sorridere. La sensazione è che la miglior condizione per i nostri migliori atleti debba ancora arrivare, il che è plausibile in una stagione molto lunga e nella quale bisognerà essere al top solo per fine luglio, quando a Tokyo si tireranno le somme di un intero quinquennio. In quest’ottica continua a piacere Gerhard Kerschbaumer, la nostra miglior freccia che è rimasto sino all’ultimo nei quartieri alti della gara, una gara fatta di continui rallentamenti e accelerazioni nella quale l’altoatesino ha questa volta reso molto di più del suo compagno di colori alla Specialized, l’iridato francese Jordan Sarrou. Gerri ha chiuso quinto a 15” dal vincitore, lo svizzero Lars Forster (Scott Sram) (all’arrivo nella foto della homepage), emerso chiaramente nell’ultima tornata andando a vincere con 10” sul transalpino Victor Koretzky (KMC-Orbea) e 13” sul ceko Milan Vader, ancora dell’Orbea. Ottima prova anche per Simone Avondetto (Trek Pirelli), 10° a un minuto e primo U23 della prova.

A completare la grande giornata svizzera la prova femminile, dove si è assistito al bellissimo scontro tra Sina Frei (Specialized) e Jolanda Neff (Trek), con il sorpasso di quest’ultima a metà gara e la foratura che ha tolto di mezzo per la vittoria la Frei, poi risalita fino al quarto posto. La Neff ha chiuso con 36” sulla 19enne austriaca Mona Mitterwallner (Trek Vaude) già protagonista una settimana prima ad Albenga, terza l’olandese Anne Terpstra (Ghost) a 42”, buona quinta Martina Berta (Santa Cruz FSA) a un minuto, calata nell’ultimo giro affrontato da seconda in classifica. Male invece la campionessa del mondo Pauline Ferrand Prevot (BMC), solo 16esima e apparsa ancora in ritardo di condizione.

Fra gli junior doppietta francese o meglio del team Passion VTT Venelles con Adrien Boichis primo con 19” su Axel Pourriere, ottimo terzo Matteo Siffredi (Scott Libarna) a 1’13” davanti a Marco Betteo (Racing Team Rive Rosse). Nella prova delle pari età seconda vittoria in 7 giorni per Sara Cortinovis (Four Es) davanti all’elvetica Noelle Ruetschi a 1’04” che in volata ha preceduto Giulia Challancin (Scott Libarna) e le compagne di colori Monique Halter e Lea Huber.

Ha finalmente aperto i battenti anche la stagione delle Granfondo, con l’Orvieto Wine Marathon, alla sua 11esima edizione, con 46 km da percorrere per 1.660 metri di dislivello. Il fatto che si sia iniziato in Umbria, regione fra le più sofferenti al momento per la pandemia, è un bel segnale, la dimostrazione che facendo le cose per bene, una Granfondo può essere allestita garantendo sicurezza ai suoi iscritti. Podio tutto straniero, con vittoria per il belga Wout Alleman (DMT Racing) in 1h56’59” davanti al campione del mondo colombiano Leonardo Paez (Giant Polimedical) a 10” e al tedesco Vinzet Dorm (DMT) a 1’20”, primo italiano l’eterno Johnny Cattaneo (Wilier 7C Force) quarto a 2’12” allo sprint su Daniele Mensi (Soudal Lee Cougan) e il portoghese Tiago Ferreira (DMT Racing). In campo femminile prima piazza per Elena Gaddoni (Cicli Taddei) in 2h31’25”, a 1’35” Sara Mazzorana (Bike Therapy) e a 6’44” Silvia Scipioni, compagna di colori della vincitrice). All’arrivo sono stati in 476, un numero molto alto considerando che la gara era a numero chiuso.

Credito foto homepage: organizzatori Andora