In gran parte fanno rotta sul Tour

All’inizio della stagione è ancora un po’ presto per capire come si indirizzeranno i big nella scelta della grande corsa a tappe: siamo alle porte di un’annata complicata, dove la pandemia rende tutto nebuloso e lo spostamento delle Olimpiadi, probabilmente necessitanti di un periodo preventivo di quarantena per tutti i partecipanti vaccinati e non, complica non poco la vita di direttori sportivi e corridori. Oltretutto la maggior parte dei corridori attende l’ufficializzazione dei percorsi di Giro e Vuelta per decidere, ma qualche orientamento è già noto.

Difficile ad esempio pensare che Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) non scelga il Tour de France per difendere il titolo e la sua giovane età, unita alla sua più che probabile presenza a Tokyo, rende praticamente impossibile la sua partecipazione al Giro d’Italia a prescindere dal suo tracciato. Lo stesso dicasi di Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma) l’altro sloveno ancora col dente avvelenato per l’esito dell’ultimo Tour. Nibali (Trek Segafredo) (nella foto della homepage) dal canto suo sarebbe orientato a privilegiare il Giro come gara propedeutica al suo grande obiettivo, le Olimpiadi di Tokyo, ma non è detto che non vada anche al Tour, perlomeno per la prima parte della gara per poi partire per il Giappone.

La Movistar è orientata a preservare le sue punte Enric Mas e Miguel Angel Lopez facendole convivere sia al Tour che alla Vuelta. Chi allora metterà il Giro nel proprio mirino? Uno che ha già detto che al Tour non andrà è Remco Evenepoel (Deceuninck QuickStep), per più ragioni: la sua lenta ripresa dall’incidente dell’ultima Sanremo, la sua giovane età e l’obiettivo olimpico che fa a pugni con un Tour disputato per fare classifica. Ecco allora che è probabile la presenza del talento belga al Giro, quella presenza attesa e poi saltata nel 2020 che potrebbe avverarsi nel nuovo anno. Probabile che la Ineos Grenadiers punti tutto sulla riconferma di Tao Geoghegan Hart, considerando anche che Bernal vuole tornare al Tour, ma chi sarà con il britannico? Probabile che ad accompagnarlo ci sia qualche altro big, come Carapaz o Thomas o Yates. La Jumbo-Visma potrebbe puntare su uno tra Dumoulin e Kruijswijk per fare il colpo grosso, la Trek Segafredo potrebbe anche giocare la carta Ciccone come capitano col beneplacito di Nibali regista in corsa. Difficile invece vedere il ritorno alla corsa rosa di Chris Froome, che nel suo lento cammino di ripresa è più orientato a puntare sul Tour.

Fin qui quello che si sa o si può presumere, ma i programmi potrebbero cambiare da un giorno all’altro per ogni stella delle squadre del World Tour, anche in base a come sarà la ripresa dell’attività in piena pandemia. Tutti comunque concordano su un punto: la speranza che sia una stagione dai tempi diluiti come avveniva prima del 2020, una stagione in tre mesi non la vuole vivere più nessuno…

Credito foto homepage: cyclingnews.com