Mercato Professional, italiani protagonisti

Se il ciclomercato delle squadre World Tour è stato molto ricco di movimenti di alto profilo, non altrettanto si può dire per quello delle formazioni Professional, ossia un gradino sotto. Sono mancati i colpi a sensazione come quello dello scorso anno, con Nairo Quintana approdato all’Arkea Samsic che innescò una grande girandola di passaggi. Il perché è facile intuirlo: le squadre economicamente meno forti hanno assorbito peggio i contraccolpi della pandemia e di una stagione 2020 compressa e resa molto difficile nella sua evoluzione, anche solo per gli allenamenti. Le difficoltà si sono prolungate nel tempo, se non addirittura acuite e molti sono riusciti a garantire una semplice sussistenza.

Fra i più attivi nel panorama delle squadre ci sono sicuramente le formazioni italiane, che grazie anche al calendario interno hanno potuto mostrarsi più volte e si stanno confermando come fondamentale serbatoio per il nostro ciclismo. Il problema dell’involuzione del nostro vertice a due ruote non è dovuto a loro, semmai all’assenza di una squadra italiana World Tour che possa fungere da ulteriore step per i nostri giovani più ambiziosi, non costretti così a essere relegati a ruoli di puro gregariato. Un passaggio da seguire con molta attenzione, ad esempio, è quello di Jakub Mareczko dalla CCC alla Vini Zabù: è l’occasione giusta per il velocista per mostrare le sue doti apparse un po’ appannate nelle ultime due stagioni e per compiere il definitivo salto di qualità.

Chi cerca di fare un salto di qualità è la Bardiani CSC, attraverso l’ingresso di due “grandi vecchi” come Giovanni Visconti ed Enrico Battaglin: corridori ancora capaci di imprese, ma soprattutto in grado di far crescere intorno a loro nuovi talenti. Un folto gruppo di corridori approda alla Eolo-Kometa, fra loro Luca Wackermann reduce da un ottimo 2020, il giovane Vincenzo Albanese in cerca di nuova luce ed Edward Ravasi. Da non sottovalutare anche l’approdo di Nicola Bagioli alla B&B Hotels: un po’ schiacciato ultimamente dalle imprese di suo fratello Andrea, il corridore di Sondrio potrebbe finalmente trovare un proprio spazio.

Guardando al mercato internazionale, il cambio probabilmente più importante è stato quello riguardante lo spagnolo Eduard Prades, che ha deciso di lasciare la Movistar per provare a ritrovare presso la Nippo Delko One quello smalto che nel 2018 gli permise di vincere Giro di Norvegia e Giro di Turchia. La Gazprom, un po’ offuscata ultimamente, si affida a due grandi vecchi come il ceko Roman Kreuziger e il russo Ilnur Zakarin, forti rafforzamenti anche per la Total Direct Energie che ha deciso di puntare sul norvegese Edvard Boasson Hagen, il britannico Christopher Lawless fuoriuscito dalla Ineos e un gruppo di francesi dell’AG2R guidati da Alexis Vuillermoz. Doppio grande acquisto per l’Alpecin Fenix: lo svizzero Silvan Dillier e il belga Jasper Philipsen a dar man forte a Mathieu Van Der Poel in una squadra che ha tutto per entrare nel World Tour.

Credito foto homepage: cyclingnews.com